Monte dei Paschi, la Consob chiede la modifica dei bilanci per Alexandria

Rocca Salimbeni a Siena, sede del Monte dei Paschi

Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (anche la “Banca” o “BMPS”) prende atto che Consob (anche l’“Autorità di Vigilanza” o la “Commissione”), con delibera n. 19459 dell’11 dicembre 2015 (anche la “Delibera”), a conclusione dell’attività istruttoria svolta, ha accertato la non conformità del bilancio consolidato e d’esercizio 2014 e della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015 alle regole che ne disciplinano la redazione e segnatamente rispetto all’applicazione dello IAS 1, dello IAS 34 e dello IAS 39 con specifico ed esclusivo riferimento alla contabilizzazione (“a saldi aperti” ovvero “a saldi chiusi”) delle poste contabili riferite all’operazione Alexandria, peraltro chiusa mediante stipula di un apposito accordo transattivo sottoscritto tra la Banca e Nomura International plc (“Nomura”) in data 23 settembre 2015.

Per effetto di quanto sopra, Consob ha richiesto alla Banca di diffondere al pubblico le seguenti informazioni: (i) una descrizione dei principi contabili internazionali applicabili e delle violazioni riscontrate al riguardo; (ii) un’illustrazione delle carenze e delle criticità rilevate da Consob in ordine alla correttezza contabile del bilancio consolidato e d’esercizio al 31 dicembre 2014 e della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015; (iii) un’informativa idonea a rappresentare gli effetti dell’applicazione dello IAS 8 con riferimento agli errori connessi con la rilevazione, la valutazione e la presentazione delle transazioni concluse con Nomura fornendo una rappresentazione contabile dell’operazione a saldi chiusi con l’iscrizione di un derivato creditizio in conformità alla definizione data dal paragrafo 9 dello IAS 39.
La Banca ha preso atto della circostanza che la stessa Consob nella Delibera precisa che:
a) Consob è stata in grado di superare i profili di incertezza interpretativa connessi alla rilevazione contabile dell’operazione Alexandria “solo alla luce dei nuovi elementi informativi acquisiti per il tramite della Procura di Milano nel corso del 2015 che hanno consentito di valutare la reale volontà negoziale delle parti [ie: BMPS e Nomura]”, sicché solo l’interpretazione di tali nuove informazioni l’ha portata a ritenere che la contabilizzazione dell’operazione Alexandria dovesse avvenire a saldi chiusi e non a saldi aperti;
b) “BMPS ha già fornito, in un’apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma corredata dei dati comparativi, l’illustrazione degli effetti che una contabilizzazione a saldi chiusi avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico nonché sul patrimonio netto del bilancio consolidato e d’esercizio 2014 e della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015 …”.
In relazione al primo aspetto, la Banca, pur comprendendo la complessità dell’interpretazione dei principi contabili internazionali, in specie quando riferita a operazioni di finanza strutturata quale l’operazione Alexandria, non ritiene, in ciò confortata da parere contabile all’uopo acquisito, che i presupposti tecnico-contabili in base ai quali aveva provveduto alla contabilizzazione dell’operazione Alexandria nel bilancio d’esercizio e consolidato chiuso al 31 dicembre 2012 post restatement, siano mutati, quanto meno fino a quando non sia venuta a conoscenza dell’orientamento di Consob, maturatosi esclusivamente a seguito della conoscenza ed interpretazione dei nuovi elementi acquisiti dalla Procura di Milano. Né la Banca, allo stato delle conoscenze attuali, è in condizione di confermare né tanto meno di confutare quanto sostenuto da Consob – sulla base dell’interpretazione delle nuove informazioni acquisite per il tramite della Procura di Milano – in ordine alla “reale volontà negoziale delle parti” all’epoca della negoziazione dell’operazione Alexandria, circostanza da cui Consob fa discendere la ravvisata necessità di contabilizzare l’operazione Alexandria a saldi chiusi.
La Banca, peraltro, pur confermando la validità delle scelte contabili effettuate in occasione del restatement del 2012 e negli esercizi successivi, stante il quadro informativo pro tempore disponibile, preso atto, da un lato, della valutazione cui è pervenuta l’Autorità di vigilanza ad esito della propria interpretazione del materiale emerso recentemente dalle indagini penali e, dall’altro lato, del fatto che l’operazione Alexandria, come detto, è stata chiusa nel corso del 2015 (sicché la rappresentazione contabile come derivato CDS non produce effetti sulla situazione reddituale prospettica della Banca), e considerata altresì la controvertibilità di un’interpretazione, quale quella sulla “reale volontà delle parti” nella definizione di un negozio giuridico, connotata da ineliminabili elementi di soggettività, ritiene di attenersi alle indicazioni dell’Autorità di Vigilanza contenute nella Delibera e, dunque, uniformarsi al contenuto della stessa.
In relazione al secondo aspetto, la Banca precisa che i prospetti pro-forma allegati al presente Comunicato riflettono, come peraltro riconosciuto dalla stessa Consob, informazioni già comunicate al pubblico da BMPS in occasione della pubblicazione del bilancio consolidato e d’esercizio 2014 e della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015, avvenute rispettivamente in date 18.03.2015 e 12.08.2015. La Banca precisa altresì che, a far data dalla pubblicazione del bilancio consolidato e d’esercizio chiuso il 31 dicembre 2012, ha comunicato, con la pubblicazione di appositi pro-forma inseriti nei bilanci d’esercizio e consolidato e nelle relazioni infrannuali, gli effetti della contabilizzazione a saldi chiusi dell’operazione Alexandria sulla situazione patrimoniale, sul conto economico nonché sul patrimonio netto di BMPS.
Ciò premesso, in osservanza a quanto disposto da Consob, si provvede a fornire al pubblico le informazioni che l’Autorità di Vigilanza ha richiesto alla Banca di diffondere.

Fonte: Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.

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