Donna trovata morta in casa a Ponzano

Beata Balon

Il corpo senza vita di una donna è stato ritrovato in un appartamento nel quartiere Ponzano a Empoli stamani, lunedì 11 gennaio. Sul posto, in via Luigi Pasteur 28, al piano terra di un palazzo, ci sono i carabinieri della Compagnia di via Tripoli per le indagini di rito: l'intervento risale a stamani intorno alle 8. Anche un'automedica e un'ambulanza del 118 erano arrivati sul posto.

Al momento si apprende soltanto che la donna morta è una 45enne di origini polacche, Beata Balon, nativa di Varsavia. Sarebbe deceduta, con tutta probabilità, per asfissia essendo stata ritrovata con un sacchetto di plastica in testa. Tutte le piste vengono al momento percorse: né omicidio né suicidio sono esclusi. Il magistrato di turno è arrivato poco dopo le 10.30: si tratta del pm Ornella Galeotti. Sul posto anche il medico legale e la Scientifica.

Vicini riferiscono che in quella casa vive una coppia, da un paio di anni, "apparentemente tranquilla". A trovarla senza vita il compagno, un italiano, di professione guardia giurata (pare ex poliziotto): è lui che ha chiamato il 112 ed  è stato poi ascoltato dai carabinieri. Avrebbe riferito di averla vista sul letto vestita con il pigiama, senza vita e col sacchetto in testa. L'uomo, Giuseppe Nocerino, classe 1977, racconta di essere stato in casa e poi accorgersi improvvisamente della tragedia appena avvenuta. Secondo i primi rilievi dell'Arma non risultano in casa segni di rapina o di intrusioni dall'esterno, nemmeno tracce di una possibile colluttazione.

La donna, a quel che si apprende sempre dai vicini di casa, faceva come lavoro servizi di pulizie in ambiente ospedaliero e in Comune a Empoli. Lavorava per la Manutencoop.  Aveva due figli, avuti da una precedente relazione, e che a quanto pare non vivevano con lei ma in Polonia. Il suo corpo viene trasferito nel reparto di medicina legale a Careggi per gli accertamenti autoptici. Il compagno è stato poi accompagnato alla Compagnia carabinieri di via Tripoli per essere ascoltato.

Si cerca di capire quali siano state le sue ultime ore, se fosse stato di turno di lavoro la notte scorsa o se avesse passato con lei le ultime ore prima della tragedia. Anche l'ipotesi asfissia deve essere confermata in quanto anche lo strangolamento non verrebbe escluso. Molti dunque i contorni poco chiari di questa brutta vicenda.

Il compagno, secondo fonti investigative, avrebbe riferito di aver dormito insieme a lei e che non si sarebbe reso conto di niente. Tra i due, stando al suo racconto, ci sarebbe stato un peluche a ostruirgli la visuale. L'interrogatorio è continuato anche nel primo pomeriggio. Una quindicina di parenti e amici dei due è stata chiamata per essere ascoltata dal pm, tra questi anche la figlia di lei, avuta da una precedente relazione.

Secondo quanto emerge dal suo profilo facebook la donna, originaria di Varsavia, capitale della Polonia, avrebbe sofferto di depressione e alcolismo: lo scriveva lei direttamente in alcuni post, dove parlava anche di turbolenti rapporti con il compagno.

A chi sta lavorando sulla morte di Beata risultano notizie in passato dei tentativi di suicidio ma sono tutte da verificare. Lo si apprende da fonti investigative. Il compagno della donna alle 18.30 era ancora nella Compagnia carabinieri di Empoli assieme al sostituto procuratore Ornella Galeotti che, a fine giornata, non ha rilasciato dichiarazioni. A questo punto saranno determinanti i rilievi della scientifica e l'atteso esame autoptico che verrà eseguito nelle prossime ore.

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