Capolona e Castiglion Fibocchi dicono sì al referendum per la fusione

Gli elettori dei comuni aretini di Capolona e Castiglion Fibocchi saranno chiamati ad esprimersi sulla proposta di fusione in un unico comune. L’aula ha approvato a maggioranza la delibera con la quale si decide di effettuare il referendum consultivo e si stabilisce il quesito da rivolgere agli elettori (questi i termini: “Siete favorevoli alla proposta di istituire il comune di Capolona Castiglion Fibocchi?”).

“Siamo di fronte ad una proposta di legge di iniziativa della Giunta e per questo il lavoro in commissione si è rivelato snello – ha detto il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd) –. Era, infatti, in premessa che venissero acquisite le delibere dei consigli comunali competenti. Il consiglio comunale di Capolona ha deliberato all’unanimità di avviare l’iter procedurale per la fusione; la medesima risoluzione è stata assunta dal consiglio comunale di Castiglion Fibocchi a maggioranza”.

Il nuovo comune Capolona Castiglion Fibocchi avrebbe 7.667 abitanti, sedici consiglieri ed un massimo di sei assessori. “In passato – ha concluso Bugliani - questi comuni erano stati coinvolti da un tentativo di fusione. Negli anni 2011-2012, si parlava dell’istituzione del comune unico del Casentino, fusione che non si è poi concretizzata”.

Ha espresso voto favorevole il M5S. “Il Movimento 5 Stelle – ha detto  Enrico Cantone (M5S) - è favorevole all’unione dei comuni con un numero di abitanti inferiore a 5mila ma siamo attenti all’utilizzo del referendum. Ci aspettiamo che il percorso di fusione di questi comuni provenga da una decisione condivisa dai residenti”.

Il portavoce dell’opposizione Claudio Borghi (Lega Nord) ha espresso voto contrario alla delibera. “C’è stato un cambiamento di indirizzo del gruppo rispetto alle indicazioni date in commissione – ha detto Borghi –. La Lega ha cambiato posizione in seguito alla decisione di procedere alla fusione dei comuni di Abetone e Cutigliano, nonostante il voto referendario difforme nei due comuni: a Cutigliano è prevalso il sì, all’Abetone il no”. “E’ emerso – ha spiegato Borghi - che in presenza di referendum con risultato difforme, in un comune si è dato vincente il sì e nell’altro il no, il Pd ha detto che doveva prevalere la somma dei voti totali e quindi il sì. E’ inaccettabile – ha aggiunto Borghi -, un matrimonio deve essere fatto con la consapevolezza dei due sposi, prima si dovevano avvisare i due comuni del cambiamento delle regole”.

“In questo caso – ha affermato il consigliere regionale Pd Massimo Baldi – i due sindaci sono consapevoli che il referendum sarà consultivo”.

Voto contrario è stato espresso dal consigliere regionale Stefano Mugnai (Fi). “Le fusioni vanno bene – ha detto – nella misura in cui ci sia una logica economica, geografica, sociale, storica. Qui si sta parlando di due comuni che non hanno confini in comune, per andare da uno all’altro bisogna passare da Arezzo”. “Capolona è in Casentino, Castiglion Fibocchi in Valdarno – ha concluso Mugnai-. Questa è una fusione a freddo, una forzatura che non trova rispondenza né nella storia né nella logistica”.

Fonte: Consiglio Regione Toscana - Ufficio stampa

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