Regioni, Enrico Rossi ipotizza una governance unica Toscana-Umbria-Marche

Enrico Rossi (foto gonews.it)

Con Marche e Umbria "ci siamo aggiornati per le prossime settimane, faremo un incontro di nuovo a Perugia questa volta anche con i tecnici. Selezioneremo 7-8 questioni su cui cominceremo a lavorare insieme. Nel frattempo continuiamo a fare quello sforzo di elaborazione teorica del quale io sono convinto, per cui le tre Regioni secondo me hanno delle invarianze strutturali che le rendono per molti aspetti simili.

Quindi, è bene che abbiano una governance unitaria e, perché no, un giorno ci potrebbe essere un'unica Regione che potrebbe essere al pari di altre Regioni come ad esempio quelle tedesche che spesso hanno due-tre nomi". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, rispondendo ai giornalisti in merito all'ipotesi di macroregione dopo l'incontro che il governatore ha avuto ieri con Umbria e Marche. Rossi è intervenuto a margine di un convegno di Irpet sulla formazione professionale.

"Potrebbe essere una Regione Toscana-Umbria-Marche - ha aggiunto - in cui nessuno rinuncia alla propria identità e neanche al proprio marchio a cui noi toscani siamo legatissimi, ma col quale possiamo andare in Europa e anche a Roma a contare di più e a pesare di più".

Formazione: Toscana; Rossi, metteremo rating per agenzie

Sulla formazione "introduciamo un concetto nuovo che è anche la valutazione, basta con le agenzie formative che formano un po' per se stesse, e poi non si preoccupano degli sbocchi occupazionali. Alla fine del primo ciclo assegneremo un rating alle agenzie, saranno ovviamente considerate più brave quelle che riescono ad occupare di più". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana parlando con i giornalisti a margine di un convegno di Irpet sulla formazione professionale.

In Toscana, ha ricordato, "abbiamo fatto una riforma nella precedente legislatura per qualificare la formazione professionale abbiamo deciso che fosse Irpet a rilevare i bisogni in materia che hanno le imprese, in particolare quelle dinamiche che fanno export, che aumentano fatturato e occupazione. Siamo molto convinti della necessità di sostenere la scuola media-superiore - ha aggiunto -, sia gli istituti di formazione professionale, gli istituti tecnici che quelli che vengono chiamati i poli tecnico e formativi perché ci sia un rapporto sempre più stretto fra questi e le diverse realtà del mondo del lavoro, soprattutto a livello di distretto.

Questi sono 27 e avranno una serie di finanziamenti". Per Rossi, le agenzie dovranno fare formazione "in rapporto a obiettivi precisi e non sarà più un formare tanto per fare. E poi prevediamo un rafforzamento del nostro intervento per la scuola media-superiore, perché si colleghi di più con il mondo del lavoro, anche allo scopo di abbattere il nostro livello di dispersione scolastica che è molto alto. Se colleghiamo di più le scuole con il lavoro questo livello possiamo abbatterlo". Per Rossi "a questo si collega la sfida per i centri per l'impiego, perché la formazione poi deve vedere questi ragazzi iscriversi ai centri e questi diventare un punto affidabile a cui le imprese si rivolgono per avere manodopera qualificata della quale hanno bisogno".

Pd: Rossi,se entrano esponenti Cuffaro bloccare tesseramento

"Cuffaro è stato in carcere per 7 anni per affiancamento e supporto alla mafia. Se fosse vero che i suoi adepti stanno entrando nel Pd è bene bloccare il tesseramento, e fare tutte le verifiche che vanno fatte". Lo ha detto il presidente della Toscana Enrico Rossi, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un commento rispetto alla posizione espressa da Pierluigi Bersani in merito al possibile ingresso nel Pd di esponenti politici vicini all'ex presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro. Per Rossi "bisogna stare attenti a una cosa, noi che non siamo renziani ma mi rivolgo anche agli altri, ovvero a non considerare tutto un'ultima spiaggia. Infiltrazioni ce ne sono state anche in altri periodi e questo è un tema serio. Ho apprezzato Raciti che ha bloccato il tesseramento. Quindi, se ne occupi con grande rigore e con grande serietà il partito".

"Così come il partito della nazione - ha aggiunto -, io lancio di nuovo uno warning: anche D'Alema costruì una maggioranza in Parlamento stabile, aperta verso il centrodestra. Ricordate Cossiga? Sono errori". Rossi ha poi detto: "Dico a Renzi, attenzione perché può essere davvero una cosa che ci fa perdere a sinistra, apre praterie per il populismo per forze che non hanno a cuore i problemi del Paese e soprattutto dei ceti popolari". "Ci sono modi diversi di dire anche le stesse cose, io le dico a modo mio", ha concluso.

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