Insidie del web: Giani: "Corecom strumento utile contro cyber-bullismo"

Eugenio Giani

“Per quanto riguarda l’approccio agli strumenti di comunicazione e ai nuovi media, le generazioni odierne sono assai più avanti di quelle che le hanno precedute. Colpisce la naturalezza che hanno nell’approccio con il loro strumento, sia esso un telefono o un computer. Hanno una dimensione di rapporto che a noi sfugge. Ciò ha sicuramente molti aspetti positivi ma può averne anche di negativi. Occorre dunque che siano messi nella condizione di conoscere e saper utilizzare al meglio i loro strumenti”.

Ad affermarlo è stato il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, incontrando i giornalisti a conclusione dell’incontro svolto con gli studenti della scuola Pieraccini di Firenze, step conclusivo del progetto Internet@minori@adulti, condotto dal Corecom della Toscana in collaborazione con l’Università di Siena e la Polizia postale.

Il Corecom sta avendo con i giovani e con i loro insegnanti un rapporto utile ed importante. Prima di andare alla Polizia postale, se ci si trova di fronte a qualche episodio spiacevole o di cyber-bullismo, ci si può rivolgere proprio al Corecom per avere informazioni e qualche consiglio utile al buon uso della rete internet”, ha aggiunto Giani.

Soddisfazione per come si è svolta sia l’iniziativa odierna che più in generale il progetto Internet@minori@adulti è stata espressa dal presidente del Corecom, Sandro Vannini: “Negli ultimi tre anni il Corecom toscano ha incontrato oltre milleduecento famiglie di altrettanti ragazzini e ragazzine”, ha detto. “Con loro abbiamo affrontato sia i rischi del web che le grandi opportunità. Anche l’incontro di stamani è stato proficuo. Abbiamo avuto un ottimo riscontro da parte degli insegnanti”.

A Firenze è stato posizionato l’Osservatorio nazionale sul rapporto tra internet e minori e Vannini, nel dirsi soddisfatto per questo, ha concluso il suo intervento affrontando il caso in cui un minore sia vittima di qualche episodio di cyber-bullismo: “Raccomandiamo di fare le segnalazioni al Corecom oltre che alla Polizia postale. Siamo in grado di fornire strumenti di comprensione. A volte basta sapersi muovere su internet e saper essere accanto ai propri figli per stroncare sul nascere situazioni spiacevoli”.

All’incontro con la stampa ha partecipato anche Fabio Ghioni, esperto in sicurezza e tecnologie non convenzionali, che ha affermato: “Il miglior antivirus è il cervello. Io, ad esempio, sul mio computer personale non uso antivirus, ma utilizzo lo strumento con attenzione. E’ più facile di quanto si creda non prendere virus informatici. Ogni volta che si accende un antivirus, si spenge il cervello”. E poi: “Mi rendo conto che occorre insegnare come si usa il cellulare o il computer, ma ciò potrebbe essere fatto iniziando ad introdurre nelle scuole la sicurezza informatica. Un’ora alla settimana di sicurezza informatica, in cui si fanno anche delle prove pratiche, potrebbe essere estremamente interessante, sia per i ragazzi che per i genitori”. Dopodiché Ghioni ha fatto una considerazione sul cyber-bullismo: “Sempre di bullismo si tratta. E’ quindi il fenomeno del bullismo che deve essere limitato. Ai ragazzi vanno dati strumenti e supporti in questo senso e non vedere il fenomeno solo come del web”.

L’incontro di stamani, al pari degli altri svolti in tre anni, aveva come scopo quello di sensibilizzare studenti, insegnanti e genitori sulle opportunità e sui rischi della rete. Ad esso hanno partecipato anche la preside dell’istituto comprensivo Pieraccini, Maria Luisa Rainaldi, che ha ringraziato “il Corecom e il presidente Giani per l’opportunità data” e per il fatto che “i ragazzi hanno mostrato vivo interesse”, e il componente del Corecom, Renato Burigana, che ha evidenziato la continuità di questa iniziativa con le precedenti. In sala erano presenti anche il vicepresidente del Corecom, Giancarlo Magni, e la componente Letizia Salvestrini.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa

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