Pesca di frodo, nuova segnalazione. Le guardie ittiche non percepiscono rimborsi dal 2015

Si sono smosse le acque, per rimanere con una metafora in tema, dopo la segnalazione di un lettore della pesca di frodo nelle acque dell'Elsa a Castelfiorentino. Un'altra segnalazione è arrivata da un lettore di Collesalvetti (Livorno), riguardo il fiume Fossa Chiara.

"La razzia di pesci con i retoni succede anche a casa mia sulla strada statale Arnaccio nei pressi di Ponte Biscottino (Collesalvetti). Più di una volta verso le 19 di sera ho visto uomini dall'accento straniero camminare e tirare delle reti da sponda a sponda. Ho chiamato i carabinieri, i quali mi hanno dato il numero della polizia provinciale che però non risponde mai". Analoghe vicende accadono a Vicarello (Livorno), nell'area dello scolmatore. Chi ci ha fatto queste segnalazioni è pescatore per hobby, e afferma che "quando vado a pesca su quel fiume in maniera regolare mi vengono a chiedere il permesso", mentre invece nulla viene fatto per chi raccoglie con le reti.

Cambiamo punto di vista. Abbiamo parlato con Silvio Bellin, comandante delle guardie ittiche Arci Pesca Fisa dell'Area Metropolitana di Firenze. Le precisazioni del comandante riguardano quel senso di impotenza che non lascia combattere questi fenomeni di frodo. "Le guardie ittiche non possono fare servizio in notturna se non accompagnate dalla polizia provinciale. Non riceviamo i soldi dei rimborsi spese dal 2015. Con 15 euro a servizio già dobbiamo riuscire a farci entrare i soldi del telefono per le segnalazioni, la benzina dei mezzi e la loro manutenzione, pranzo o cena per chi rimane fuori". Una situazione di notevole difficoltà che fa dire loro di "essere lasciati allo sbando, non abbiamo nemmeno i contatti di chi si occupa delle pratiche in Regione. Non mi sento di fare uscire i miei uomini senza queste sicurezze".

Non solo. "Avremmo anche due guardie da formare ma che sono in attesa di avere il decreto per poter lavorare". Ciò nonostante, nell'area di Firenze numerose operazioni sono state fatte: "Nell'area dell'Arno dal ponte all'Indiano al ponte alla Vittoria il tratto è stato interamente ripulito, non ci sono stati più sversamenti ed è stata stroncata l'attività di pesca abusiva".

Elia Billero

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