Amianto, il M5s incalza: "Nessuna mappatura"

Imperiale

Il giorno 13 aprile 2016 si è svolto il consiglio comunale e tra i punti previsti all'ordine del giorno era in discussione la nostra mozione riguardante la presenza di materiale contenente amianto negli edifici pubblici e privati sul nostro territorio.

I dati sanitari degli ultimi anni ci dicono che in Italia tra il 1993 e il 2008 sono oltre 15.000 i casi di mesotelioma dovuti alla inalazione di particelle d'amianto e solo in Toscana il Registro Nazionale Mesoteliomi ha accertato 970 soggetti in cura per questa patologia.

Molti comuni hanno quindi emesso specifiche ordinanze a tutela della salute pubblica con precise azioni volte a superare il problema.
In particolare un comune vicino a noi, quello di Capannori, ha messo a disposizione da Luglio 2015 mille euro per lo smaltimento dell'amianto nelle abitazioni.
Nella nostra prima mozione abbiamo chiesto quindi di eseguire una mappatura dettagliata dei siti e degli edifici in cui è presente l'amianto e l'adozione di provvedimenti per la sua rimozione.

Consci del fatto che il PD locale avrebbe presentato il “solito emendamento” al nostro atto, volto soprattutto a far perdere efficacia al provvedimento stesso, abbiamo cercato un punto d'incontro su alcuni temi che ci sembravano condivisibili. Nello specifico presentando a nostra volta un emendamento con il quale si impegna la giunta a reperire i fondi necessari, a partire dal bilancio 2017, per incentivare lo smaltimento di materiale contenente amianto, ma l’emendamento è stato respinto.

Nel tentativo di fare chiarezza sulla situazione nel nostro territorio comunale, l'assessore Tarabugi ha informato il consiglio circa la presenza di edifici pubblici di proprietà comunale che ancora oggi hanno coperture in cemento-amianto: si tratta di alcuni alloggi per l'edilizia residenziale pubblica in gestione a Publicasa.

Alla fine di un lungo dibattito, usciamo dal consiglio comunale con una certezza: non avendo una mappatura certa degli edifici pubblici in mano, i nostri amministratori non possono affermare con assoluta certezza che TUTTI i nostri edifici pubblici non abbiano rivestimenti in amianto e che quindi la salute pubblica sia salvaguardata. Le uniche valutazioni sono quelle degli uffici tecnici, su cui peraltro abbiamo deciso di inoltrare un formale accesso agli atti.
Ci chiediamo perchè ancora oggi la Regione toscana, e con lei molti dei suoi comuni, sia inadempiente dal punto di vista della legge 93/2001 e successivo DM 101 del 2003.

Il nostro impegno sul tema della rimozione dell’amianto invece è sempre stato massimo: va eliminato completamente! Le istallazioni oramai sono datate e vanno rimosse per il bene di tutti noi. L’anno scorso abbiamo presentato una mozione per l’eliminazione di 20 Km di tubature in amianto, site nel nostro acquedotto comunale, che presenta tra l’altro diverse perdite che vanno ad aggravare le bollette di tutti i cittadini. Ovviamente anche in questo caso tutto il Pd fucecchiese ha rigettato la nostra proposta.

Per finire, ci pare inconsistente la risoluzione presentata dal capogruppo PD Toni, che oltre ad essere una ripetizione di quella approvata lo scorso anno con la partecipazione di Fabrica Comune, continua a ribadire un blando invito al controllo dello stato di realizzazione di piani attuativi previsti dalla Dgr 130 del 2015, che recepisce con 14 anni di ritardo le normative ministeriali ed ancora oggi non ha mosso, a nostro avviso, alcuna azione concreta.
La salute dei cittadini, quindi la nostra salute, deve essere una priorità per qualsiasi amministratore.

Movimento 5 Stelle Fucecchio

Tutte le notizie di Fucecchio

<< Indietro
torna a inizio pagina