Infermieri contro il bullismo: lezioni in classe con i cani

Si chiama “I nostri amici a quattro zampe” il progetto rivolto agli studenti delle classi I, II, III, IV e V della scuola primaria degli istituti comprensivi della zona Sud Est fiorentina e agli studenti delle classi I della scuola secondaria di primo grado. Si pone l’obbiettivo di combattere il bullismo e far conoscere le emozioni con la mediazione degli animali, in particolare cani, che entreranno in classe insieme a operatori specializzati. Nel corso delle lezioni in aula, il personale infermieristico dell’AUSL Toscana centro, un operatore interventi assistiti con l’animale (metodo Antropozoa) e il referente dell’Educazione alla Salute, sempre dell’Azienda Sanitaria incontreranno i ragazzi. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione del personale scolastico.

I giornalisti interessati potranno partecipare assistere alla prima parte di una lezione domani venerdì 29 aprile (inizio ore 8.45) presso la scuola Edmondo De Amicis -via Guido Reni 4 a Pontassieve.

In accordo con l’istituto scolastico e con i genitori potranno essere effettuate fotografie e riprese televisive.

L’infermieristica è ormai una professione con ambiti di competenza e di specificità così consolidati da offrire opportunità di salute in contesti anche inconsueti. Il progetto “I nostri amici a quattro zampe”, si pone l’obbiettivo di far conoscere le emozioni con la mediazione dell’animale.

Nello specifico, la relazione con l’animale, nelle fasce di età protagoniste dell’intervento, agevola e stimola la lettura empatica delle dinamiche di gruppo e intrapersonali, spostando l’attenzione dal sé all’altro e permettendo un’autoriflessione gestita dalla coppia cane-operatore.

Il progetto si colloca anche nell’ottica di una sensibilizzazione al fenomeno del bullismo, con carattere preventivo. Questo perché il cane e, la relazione con lui, permette di evitare meccanismi psicologici difensivi, quali la negazione o la falsificazione, ma propone rapporti e modelli relazionali diretti, veri, lineari. Il cane è un utile “catalizzatore” sociale, perché con i suoi movimenti attira l’attenzione dei bambini su di sé, aumentando i contatti fra di loro; è capace di creare situazioni positive e rilassanti, che permettono la messa in atto di un sé cooperante e costruttivo.

Il progetto prevede attività diversificate a seconda dei gruppi presenti e delle azioni concordate. Si compone di tre parti: approccio educativo al mondo del cane, come pensa, cose sente, come si muove nel gruppo; costruire la relazione con un altro da sé l’animale come osservare e ascoltare, la forza della diversità, chi è il buon leader; riconoscersi e riconoscere nella diversità.

 

Fonte: Coordinamento Ufficio Stampa Azienda Usl Toscana Centro

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