Si chiude CarraraMarmotec 2016: il nuovo format raccoglie molte critiche positive

Si respira un’aria di positività alla fine di questa ultima giornata di CarraraMarmotec 2016. Un’edizione che gli organizzatori definiscono “l’edizione zero”, nonostante la manifestazione abbia alle spalle ben 32 edizioni. Il nuovo format è piaciuto ed ha permesso agli espositori di concludere contratti e di avviare nuovi contatti commerciali.

 “CarraraMarmotec ricomincia con un nuovo format e una nuova veste. Abbiamo portato 220 operatori internazionali a Carrara, attraverso un programma di incoming organizzato in parte con il supporto di ICE e Regione Toscana. La selezione di questi operatori è stata lunga e difficoltosa perché abbiamo voluto ricercare coloro intenzionati a comprare materiale o tecnologie. Abbiamo preparato per loro un programma fittissimo d incontri B2B con i nostri espositori ed un intenso programma formativo che consentisse loro di comprendere la qualità e la peculiarità del marmo italiano e l’avanzata capacità e versatilità delle tecnologie italiane”  dichiara il Presidente di IMM/CarraraFiere Fabio Felici e continua “Si tratta del più grande B2B mai organizzato a Carrara con queste modalità e sviluppato grazie all’assistenza altamente professionale dell’agenzia Uplink  che ha gestito la profilazione dei buyer e degli espositori nei due mesi antecedenti l'evento. Entrambi i soggetti, attraverso evoluti sistemi in cloud ed aree riservate, hanno  definito le proprie preferenze sugli incontri, e con l'ausilio di un innovativo sistema di Matching è stato generato il "perfect matching"  tra domanda e offerta. Durante le giornate dell'evento, gli incontri sono stati monitorati dallo staff di Uplink consentendo di ricevere feedback immediati sulla qualità degli incontri in agenda” .

Oltre 3000 appuntamenti programmati hanno impegnato espositori e operatori esteriDai commenti in tempo reale rilasciati attraverso la web app e da quelli espressi sul momento dagli operatori durante le interviste live si evidenzia già un successo nell'efficacia degli incontri effettuati e sull'iniziativa del workshop B2B. Gli espositori, tra i vari commenti, hanno apprezzato il fatto di poter incontrare le persone faccia a faccia in incontri di apertura rapida di rapporti commerciali da sviluppare anziché nei loro stand, mentre i buyer (aziende e architetti) hanno evidenziato di aver sviluppato conoscenze interessanti che potranno essere utili nei loro progetti futuri. Si evidenzia oltre il 60% di soddisfazione da parte dei seller mentre quella dei buyer va oltre l'85%.

La soddisfazione degli espositori è palpabile dalle parole espresse da alcuni di loro. Alessandro Figlia della Guglielmo Vennai dice “Si notano il cambio di marcia e l'impegno dell’organizzazione. Si è accesa la lampadina per gettare le basi per il futuro. Positivi gli incontri B2B. Mi rendo disponibile a supportare l’organizzazione con riunioni suggerimenti e idee sul futuro”.  Per Carlo Colombi della Marmi Carrara, CarraraMarmotec si è rivelata “inaspettatamente positiva. Apprezzati i B2B che potranno sicuramente essere sviluppati ancora di più in futuro. E’ stato per me un peccato notare l’assenza di alcuni”.  Parole positive anche da parte di Alessandro Ricci della New Polaris, che ritiene “Ottimi i B2B che hanno fornito nuovi contatti commerciali”. Non manca il commento di Paolo Majello della Errebi Marmi: “Bene gli incontri B2B, da riproporre e sviluppare. Ritengo la fiera di Carrara importante e sono contento di aver partecipato. Spiace notare l’assenza di alcuni”.

Sul fronte espositivo estero riportiamo le parole di Thomas Rakkos, Sales Manager di Iktinos Hellas S.A (Grecia) "Bella esperienza, siamo molto soddisfatti di aver partecipato a questa edizione di Marmotec dove abbiamo venduto il 90% del materiale in esposizione. Abbiamo registrato un 50% di nuovi contatti, di questi buona parte italiani, iraniani, arabi, cinesi e americani".

Importanti risultati anche per BancEx Venezuela, un ente pubblico impegnato nella promozione dell'esportazione delle aziende private, pubbliche e partecipate del settore lapideo del paese Sudamericano. Freddy Delgado, responsabile del settore promozione e internazionalizzazione, dichiara "Carrara rappresenta per noi la prima tappa di un programma promozionale che toccherà le manifestazioni di Mosca, Verona e Madrid. CarraraMarmotec ci ha permesso di entrare in contatto con numerosi operatori dagli Emirati Arabi, Marocco, Egitto, Argentina, Cile, Germania, Giordania  e Cina. Siamo venuti qui a Carrara perchè avevamo necessità non solo di vendere il granito ma di conoscere le eccellenze produttrici di tecnologie con le quali abbiamo instaurato interessanti rapporti commerciali da coltivare e sviluppare in futuro. Per noi IMM può essere i partner ideale per sviluppare nuove sinergie tra le imprese venezuelane e quelle italiane"

Il nuovo format ha dato risonanza ad un tema importante che il mercato stesso richiede (soprattutto quello americano e quello arabo ). Si è infatti conclusa ieri con successo la prima edizione della 1st International Sustainable Stone Conference   (prima conferenza internazionale sulla pietra sostenibile) dove sono stati affrontati  -  per la prima volta in un contesto fieristico e al cospetto di relatori italiani e stranieri di grande rilevanza – tutti gli aspetti legati alle problematiche della sostenibilità.

Molti  i temi approfonditi, tra questi anche  l'importanza di intraprendere percorsi produttivi eco-sostenibili volti alla minimizzazione degli scarti provenienti dall'estrazione e dalla lavorazione della pietra, percorsi peraltro necessari  per accedere ai programmi di finanziamento della Comunità Europea, che  sul tema ha stanziato nel programma 2014-2020 ingenti risorse, con particolare riferimento alle materie prime tra cui la pietra naturale.

Nella sessione plenaria è stato di grande rilievo  il contributo di David Castellucci,  Presidente del MIA (Marble Institute of America) che ha presentato gli standard americani per la valutazione della sostenibilità delle aziende operanti nel settore lapideo. Tali standard,  con adeguati aggiustamenti, potrebbero costituire una buona pratica applicabile al nostro territorio. Peter Becker,  titolate del portale specializzato  Stone-ideas,  ha  mostrato quali possono essere le modalità di valorizzazione degli scarti derivanti dalla lavorazione della pietra naturale attraverso l'eco-design e l’approccio all’edilizia sostenibile.

Le sessioni parallele  pomeridiane  hanno trattato in dettaglio il tema dell’architettura sostenibile, dell’eco-design e  della sostenibilità ambientale e socio economica per il settore.  Sull’ambiente, in particolare, Italcementi ha presentato quelli che sono i  materiali più innovativi per il settore delle costruzioni, sulla base della valutazione del ciclo di vita dei prodotti per installazione e rivestimenti. Sempre in tema ambiente sono stati illustrati vari casi di studio inerenti le valutazioni LCA (Life Cycle Assessment, in italiano "valutazione del ciclo di vita”) nei diversi distretti lapidei.

 In merito al  distretto lapideo di Carrara è stato presentato uno studio progettuale sviluppato dall'Università di Torino per la SAM Marmi Carrara inerente i ravaneti: dagli studi  effettuati risulta la possibilità di applicarne i risultati al più presto.

Sono stati presentati alcuni progetti volti a  ridurre gli scarti e a  ottimizzare la resa di coltivazione e volti alla riduzione dei consumi di acqua durante le fasi di lavorazione.

La sessione ha poi dato spazio ai contributi universitari, ovvero le ricerche  commissionate dalle aziende, dalle quali si possono trarre spunti utili per riprodurre a Carrara ciò che è stato fatto negli altri distretti. La sessione socio economica si è concentrata sullo studio del turismo industriale, ovvero sulla capacità di un distretto di valorizzare il proprio settore produttivo facendone un catalizzatore del turismo a beneficio di tutto il territorio: sono stati analizzati come  case history il distretto del  marmo di  Orosei e il distretto veronese.

Gli atti del convegno verranno pubblicati a breve e verranno diffusi agli espositori di Marmotec2016.

I numeri della manifestazione rappresentano per gli organizzatori un incentivo a proseguire sulla strada tracciata: 189 espositori  distribuiti su circa 20.000 mq complessivi, il 52% dei quali per il lapideo, mentre sono il 40% le aziende di tecnologie accessori e utensili, e per una quota dell’8%  quelle attive nei vari servizi a disposizione del settore. Sul fronte espositivo sono le 110 aziende toscane a fare la parte del leone, ma non mancano eccellenti presenze da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Lazio, Piemonte, Sicilia e Puglia, non a caso regioni a forte vocazione lapidea sia per la presenza di materiali importanti che di grandi aziende produttrici di tecnologie.

220 delegati in visita dalle aree di maggior interesse per il settore. I paesi di provenienza di chi arriva a Carrara in cerca di materiali lapidei sono Canada, Danimarca, Estonia, Kazakistan, Paesi Scandinavi, Quasar, Russia e USA, mentre  gli operatori interessati alle tecnologie provengono da  Algeria, Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Estonia, Etiopia, Germania, Giordania, Iran, Iraq, Libano, Macedonia, Montenegro, Norvegia, Palestina, Polonia, Regno Unito, Romania, Russia, Serbia, Tunisia, Turchia e Svezia.  In fiera anche 21 architetti appartenenti ad alcuni dei più importanti studi di architettura internazionali,  col progetto di incoming di CIAA Massa-Carrara, rivista Platform e Carrara Fiere. Oltre 3000 gli incontri bilaterali espositori-operatori esteri e più di 50 le sessioni e i workshop formativi, dedicati agli operatori stranieri ma anche agli architetti, ai geologi e agli ingegneri italiani.

Ringrazio gli espositori, le istituzioni e le associazioni che ci hanno supportato. La strada che abbiamo davanti è in salita, ma dopo questi giorni mi sento sicuro di poterla affrontare con serenità, forte del lavoro svolto e dell’unione e della sinergia ricreata sul territorio” conclude il Direttore di IMM/CarraraFiere Luca Figari.

Fonte: Ufficio Stampa

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