Due pisane fra le quattro migliori giovani ricercatrici italiane in campo oncologico: il “Merit Award” a Chicago

L'università di Pisa

Sono Carlotta Antoniotti, 29 anni, originaria di Podenzana (Massa Carrara), e Marta Schirripa di 31 anni, viterbese, entrambe specializzande in Oncologia medica all’Università di Pisa e in forze al Polo oncologico dell’Aoup-Azienda ospedaliero-universitaria pisana, due delle quattro ricercatrici italiane (le altre sono Emanuela Palmerini, del Rizzoli di Bologna e Caterina Fontanella, dell’Università di Udine) premiate con il prestigioso ‘Merit Award’ dall’Asco-American Society of Clinical Oncology, in occasione del congresso annuale della società, il più importante appuntamento mondiale nell’ambito dell’oncologia clinica in corso a Chicago dal 3 giugno, e che si è concluso ieri, martedì 7 giugno.

Il premio - esattamente il “Conquer Cancer Foundation Merit Award 2016”, uno dei più ambiti fra i giovani ricercatori - è stato loro conferito per i progetti di ricerca nell’ambito delle neoplasie del colon-retto, che entrambe stanno portando avanti insieme ad un gruppo di giovani colleghi diretti dal professor Alfredo Falcone, direttore del Polo oncologico dell’Aoup.

Carlotta Antoniotti è stata premiata per i risultati dello studio di fase II Macbeth, un’esperienza clinica tutta italiana, che ha visto la sinergia di 21 Oncologie su tutto il territorio nazionale, coordinate dal gruppo pisano diretto dal professor Falcone. Si tratta dell’ultima tappa di una positiva storia di ricerca accademica nel tumore del colon-retto metastatico, coordinata dal gruppo cooperativo Gono (Gruppo oncologico del nord-ovest) che ha portato, grazie a un lavoro di squadra, a sviluppare una nuova strategia terapeutica per il tumore del colon-retto metastatico con intensificazione del trattamento chemioterapico in combinazione ad un farmaco biologico. In pratica, a Chicago, sono stati presentati i risultati della valutazione di attività e tollerabilità della combinazione della tripletta chemioterapica Folfoxiri con il farmaco biologico Cetuximab su pazienti selezionati in base alle caratteristiche molecolari del tumore, studiate nel Laboratorio di cui è responsabile la professoressa Gabriella Fontanini, all’interno dell’Unità operativa di Anatomia patologica 3 dell’Aoup. I risultati hanno mostrato che, in oltre il 70% dei pazienti, si ottiene una riduzione significativa del numero e delle dimensioni delle metastasi. Il che equivale, in circa il 50% di quelli con metastasi al fegato, alla possibilità di essere anche sottoposti a resezione delle metastasi epatiche residue con potenzialità curativa.

La dottoressa Schirripa, invece, che ha trascorso un soggiorno di studio all’estero alla University of Southern California e che ora sta completando la sua specializzazione a Pisa, è stata premiata per uno studio su un gene implicato nel sistema immunitario, che può avere un ruolo predittivo sempre nella prevenzione del tumore al colon. La ricercatrice ha trascorso gli ultimi nove mesi nel laboratorio diretto dal Prof. Heinz-Josef Lenz a Los Angeles, dove ha perfezionato i risultati dello studio presentato al congresso. A luglio tornerà in Italia per specializzarsi e poi – come ha dichiarato lei in questi giorni alla stampa – si trasferirà a Padova.

“Il premio ricevuto qui a Chicago non rappresenta per noi solo un motivo di orgoglio personale – spiegano le due ricercatrici - ma il riconoscimento in ambito internazionale di progetti di ricerca in cui è fondamentale la sinergia e il lavoro di squadra. Solo una collaborazione attiva a livello locale, nazionale e internazionale può dare frutto alle buone idee e all’impegno personale, soprattutto in un ambito così complesso come la patologia tumorale”.

Fonte: Aoup - Ufficio Stampa

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