Sarti e Fattori (Sì, Toscana a Sinistra): "Crocefisso nell’aula del consiglio regionale? il rischio c’è stato"

La Lega Nord ha proposto oggi una mozione per apporre il crocifisso nell’aula del Consiglio Regionale, “quale simbolo universale dei valori di libertà, uguaglianza e tolleranza”. Come se non fosse già l'istituzione consiliare stessa, al di là di ogni appartenenza religiosa, a farsi garante di questi principi! Sembra una proposta inaccettabile da parte di una maggioranza che si dice di centro sinistra, ma così non è. E tra i consiglieri scoppia un’inaspettata confusione.

Nulla è effettivamente più scontato, visti anche i recenti episodi della concessione di un contributo di 200.00 euro per la visita del Pontefice a Firenze, dell’approvazione della mozione q sostegno del ruolo sociale e educativo degli oratori come sussidiari rispetto alle istituzioni e della concessione dei tirocini scolastici, progetti di alternanza scuola/lavoro, nelle parrocchie e nei campeggi estivi religiosi. Si sta sempre più annacquando il principio della separazione tra Stato e Chiesa, è un dato di fatto.

Dopo l’esposizione di Casucci, della Lega Nord e dopo la dichiarazione di voto contrario di Sì Toscana a Sinistra, motivato da Sarti nel suo intervento dal fatto che "solo la laicità delle istituzioni garantisce la tutela e il rispetto delle varie religioni", arriva l’intervento della consigliera Vadi della maggioranza PD. Ci fa tirare un respiro di sollievo quando a nome del Gruppo annuncia il voto contrario. Il concetto di laicità e neutralità delle istituzioni sembra ancora un punto fermo.

Subito dopo di lei, però, "Dio vede e Dio provvede": La Vicepresidente De Robertis si affretta a dire che lei e altri consiglieri non sono d’accordo con l’indicazione di voto, e perciò si asterranno. A ruota, il Presidente Giani afferma che nel cuore voterebbe a favore, anche considerando che personalmente ha provveduto a mettere un crocifisso nei suoi uffici, ma ancora una volta per rispetto del Gruppo si asterrà. Lo segue senza indugi il consigliere Bugliani, Presidente della prima Commissione.

Risultato: solo 24 consiglieri su 33 votano. 9 si astengono e 7 votano a favore. Per fortuna in 17, una minoranza che in conseguenza delle astensioni diventa maggioranza, si vota contro il provvedimento. C’è anche l'astensione dei Cinque Stelle. La possibile conquista del comune di Roma forse non consente rifiuti di croci.

Siamo davvero salvi?

La posizione della Lega Nord
“Il crocefisso-afferma Marco Casucci, Consigliere regionale della Lega Nord-è un patrimonio civile di tutti gli italiani, poiché è chiaramente il segno dell’identità cristiana del nostro Paese ed anche dell’Europa.” “Un simbolo culturale, dunque, oltre che religioso-prosegue il Consigliere-e quindi ho ritenuto giusto proporre all’aula consiliare della regione Toscana di approvare la mia lecita richiesta di poter collocare un crocifisso nel luogo dove vengono prese le decisioni che coinvolgono, nel bene e nel male, milioni di nostri corregionali.” “La votazione in merito-sottolinea l’esponente leghista-ha visto una significativa spaccatura in seno al Pd, considerato che cinque qualificati esponenti del Partito democratici si sono astenuti, andando così controcorrente rispetto agli altri Consiglieri che si sono, viceversa, opposti alla mia iniziativa(da segnalare anche l’astensione di quattro Consiglieri del Movimento 5 Stelle ndr).” “Ritengo, dunque-conclude Marco Casucci-che si sia persa, improvvidamente, una grossa occasione perché, lo ribadiamo, il crocifisso è un simbolo universale dei valori di libertà, uguaglianza e tolleranza; siamo, nel contempo, peraltro soddisfatti, poiché la Lega Nord ha riportato al centro dell’attenzione un argomento così rilevante, come quello che riguarda l’identità cristiana.”

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