Arriva il progetto di vela terapia per disabili. Contribuisce Banca di Saturnia e Costa d'Argento

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Gita in barca a vela per i ragazzi disabili del centro “Mare” e “Il Delfino”, grazie al contributo della Banca di Saturnia e Costa d'Argento Credito Cooperativo.

Al via questa mattina il progetto che vede protagonisti gli utenti delle strutture di Orbetello e Montemerano che  la cooperativa Uscita di Sicurezza gestisce per conto dell'Azienda sanitaria Toscana sud est. 

Prima uscita in barca per un gruppo di ragazzi che frequentano i centri diurni per persone disabili "Mare" di Orbetello e "Il Delfino" di Montemerano (Manciano), che la cooperativa grossetana Uscita di Sicurezza gestisce per conto dell'Azienda sanitaria Usl Toscana sud est.

Questa mattina, infatti, è stato avviato il progetto di vela terapia, realizzato grazie al contributo della Banca di Saturnia e Costa d'Argento credito cooperativo. Dal porto Domiziano di Porto Santo Stefano un'imbarcazione è partita con a bordo lo skipper Emiliano Bianchi accompagnato da un suo collaboratore, due operatori e quattro ragazzi che frequentano i centri.

Presenti all'inaugurazione del progetto, oltre ad alcuni rappresentati dell'Azienda sanitaria Toscana sud est e della cooperativa Uscita di Sicurezza anche Andrea Passalacqua, direttore della filiale di Porto Santo Stefano della  Banca di Saturnia e Costa d’Argento e Cristiana Costantini, referente dell’ufficio comunicazione e soci.

Il progetto finanziato, infatti, prevede una serie di uscite in barca, rese possibili dalla collaborazione con il circolo velico e canottieri di Porto Santo Stefano.

Le uscite in barca rappresentano per molte persone disabili un buon modo di avvicinarsi al mare, superare i propri timori, ma anche socializzare e acquisire conoscenze e competenze per migliorare le proprie abilità.

I compiti da svolgere navigando in barca a vela stimolano il lavoro di gruppo, la capacità di fare squadra e di prendere decisioni in breve tempo, per sfruttare al meglio la forza del vento. Un'opportunità importante, quindi, per le ventinove persone che frequentano i due centri socio educativi.

Fonte: Ufficio Stampa

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