Fondo Obelisco di Poste Italiane, Confconsumatori: "Altra tegola per i risparmiatori"

I guai dei piccoli risparmiatori grossetani sembrano non avere mai fine. Dopo le vicende partite da alcuni istituti bancari (ultima della serie Banca Popolare di Vicenza, i cui azionisti hanno visto azzerare il valore dei titoli) adesso spunta anche il caso del fondo immobiliare chiuso Obelisco, collocato, negoziato e venduto da Banco Poste nel 2005 e che ha prorogato la propria scadenza al 2018. Alcuni risparmiatori grossetani, infatti, si sono rivolti alla sede Confconsumatori di Grosseto per lamentare forti perdite subite nell’andamento del fondo immobiliare. «Già alla scadenza del decennio – dice l'avvocato Marco Festelli di Confconsumatori – la quota minima di 2.500 euro era valutata 600 euro e adesso si paventa una quotazione anche inferiore, a circa 400 euro. Una quotazione che non dà neppure la certezza che, alla chiusura del fondo, il risparmiatore possa ottenere i 400 euro a fronte dei 2.500 euro versati inizialmente». Una perdita economica ingente. «Non possiamo far altro – dice ancora l'avvocato Festelli – evidenziare l’avventatezza e la rischiosità dell’operazione sollecitata da Banco Poste, collocatario del fondo e intermediario finanziario, attraverso gli sportelli postali che hanno invogliato numerosi pensionati, famiglie e piccoli risparmiatori in un’operazione di finanza creativa dai contorni foschi, incontrollabili e altamente rischiosi».

Confconsumatori si sta già occupando, a livello nazionale, di altri fondi immobiliari chiusi – sia di Poste Italiane che di altri operatori bancari – che evidenziano perdite inimmaginabili. L'associazione lancia un appello ai risparmiatori: «Chiunque fosse interessato alla verifica della propria situazione può concordare un appuntamento chiamando il numero 0564.410680».

Fonte: Confconsumatori - Ufficio Stampa

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