"Io mi fermo alle Mauritius": la storia dell'agente di viaggi Marco Trivellon

Una nuova puntata 'da invidia' per la rubrica di gonews.it 'Toscani in giro' di questa settimana. In redazione è venuto a trovarci Marco Trivellon, 50enne originario di San Miniato ma cittadino del mondo per lavoro e per volontà personale. La sua storia di porta alle Mauritius, isole dell'Africa orientale, seconde per Pil pro capite nel continente. Ecco la sua storia

Prima di 7 anni non puoi comprarti una casa. Ho affittato la mia casa qui.

Nome e Cognome: Marco Trivellon
Anni: 50
Cresciuta a: San Miniato
Residenza e professione: San Miniato Basso. Agente di viaggio dal 2012 alle Isole Mauritius
Lavoro in Italia: Agente di viaggi
Prima esperienza all'estero: Un anno in Giamaica nel 1988, poi ho girato il mondo per lavoro senza rimanere in Italia.

Perché hai deciso di andare all'estero?

Anche con il lavoro che mi ritrovavo, in Italia ero in difficoltà, pagavo troppe tasse nonostante la mia attività lavorasse.

Quali sono le principali differenze fra il mondo del lavoro italiano e quello estero?

La tranquillità mentale per poter lavorare. Senza considerare che hai il tuo riscontro anche economico (alla Mauritius si paga al massimo il 15% di tassazione). E poi provi soddisfazione nel fare il tuo lavoro. Anche la mia famiglia è al sicuro, perché scuola e sanità sono migliori. Loro fino a 6 anni hanno vissuto in Italia, poi si sono trasferiti con me, così la mia famiglia abita tutta là.

Spiegaci in breve qual è il tuo lavoro.

Sono un tour operator: porto i turisti a Mauritius e nella società in cui lavoro diamo i servizi che il turista vuole, dalle auto a noleggio alla consulenza per investimenti.

La vita e il lavoro all'estero sono diversi dall'idea che ti eri fatta prima di partire?

Mi sono fermato alle Mauritius perché è un paradiso vero e proprio: non c'è delinquenza, il paese è in espansione economica, vedi un futuro per tuoi figli, inoltre tecnologicamente è molto più avanzato. Abbiamo la linea telefonica anche in mare mentre qui in Italia mi sto dannando con il cellulare (ride, NdR).

Parliamoci chiaro, non è l'Africa che tutti conosciamo. Non a casa la chiamano la Montecarlo dell'Oceano Indiano. Però c'è un prezzo a questo: se non lavori dentro non entri. Ci sono garanzie molto stringenti per vivere qua. Sono entrato come dipendente di una società alle Mauritius, adesso mi sto mettendo in proprio. E se non hai una qualifica professionale per poter lavorare non ti ospitano .

Domanda banale, ti manca qualcosa dell'Italia?

Non mi manca niente, io vivo bene là. Anche i miei figli vivono meglio, sono più rilassati. È tutto un altro stile di vita. Io la sera posso lasciare la chiave nella porta senza la paura di essere derubato. Tutto un altro mondo.

A quali condizioni torneresti a lavorare in Italia?

Se le cose tornassero come 20-25 anni fa, se lavorando potessi veramente levarti le tue soddisfazioni.

Hai qualche aneddoto sulla permanenza all'estero?

Le Mauritius sono un paese in grande crescita, ma le persone importanti del Paese non sono intoccabili. Se vuoi arrivi a prendere un'appuntamento con il primo ministro o con i membri del governo. Le leggi ci sono, poche ma buone. Rubi? 10 anni, senza condizionale. La gente ci pensa due volte.

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