Impianto Colorobbia: la Regione chiede un altro parere ad Asl, Comune e Arpat

La Colorobbia Spa di Montelupo Fiorentino

Il sindaco Masetti, intanto, risponde alle accuse del Comitato Tutela Salute Ambiente Montelupo.

«Sono rimasto colpito dalla presa di posizione del comitato nei confronti dell’Amministrazione comunale. È un fatto oggettivo che un soggetto istituzionale sia tenuto a rispettare precise normative e soprattutto in una fase istruttoria, debba tenere una posizione il più possibile equilibrata.

Stiamo parlando di due diritti sanciti dalla nostra Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea: quello di fare impresa e quello di tutela della salute dei cittadini. Ovviamente, in caso fossi chiamato a esprimermi in proposito, la tutela dell’ambiente e delle persone sarebbe per me prioritaria», è questa la prima reazione del sindaco Paolo Masetti, alle accuse dirette del Comitato Tutela Salute Ambiente Montelupo.

Qualsiasi presa di posizione netta, per l’amministrazione, continua a essere prematura in questa fase, anche perché l’iter si annuncia ancora più lungo del previsto.

La Regione Toscana sulla base dei pareri di Comune, Arpat e ASL e delle osservazioni presentate dai cittadini ha inviato il 23 giugno a Colorobbia un documento dal quale si evince chiaramente che la procedura verso la quale intende andare è quella di assoggettabilità a VIA.

Il 4 luglio l’azienda ha presentato un articolato documento con le contro deduzioni.

A questo punto la Regione Toscana ha richiesto un ulteriore parere a Arpat, ASL, Autorità idrica Toscana basso Valdarno, Acque spa, Irpet, Autorità di bacino del fiume Arno, Città Metropolitana, Unione dei comuni e Comune di Montelupo.

La data ultima entro cui consegnare alla Regione i pareri è l’ 8 agosto 2016 ed è quindi probabile che la decisione di assoggettabilità a VIA slitterà a settembre.

«In considerazione delle evoluzioni delle ultime ore, delle valutazioni di ASL e ARPAT che hanno evidenziato alcuni elementi di criticità e della prima risposta della Regione Toscana, pur non avendo una competenza diretta,  ritengo che sia necessario  procedere con la valutazione d’impatto ambientale, come garanzia di tutela dei cittadini», prosegue Masetti.

Il sindaco interviene anche in merito a un’eventuale mancanza di trasparenza:

«Sono stato accusato di non voler condividere gli atti e di mancanza di trasparenza.

Continuo a ritenere che in fase istruttoria diffondere documenti tecnici anche molto complessi non sia utile e possa dare adito a fraintendimenti. In ogni modo, a livello informativo voglio ricordare che tutti i cittadini possono presentare domanda di accesso agli atti, quindi anche gli stessi membri del comitato. 

L’ente può rendere disponibili tutti i documenti che detiene ufficialmente e quindi consegnarli a chi ne faccia richiesta. Possiamo, invece, pubblicare sul sito i documenti da noi prodotti. È per questa ragione che, nello spirito di garantire il massimo della trasparenza, diffonderemo le ulteriori considerazioni da noiprodotta in riposta alla richiesta dalla Regione Toscana».

Fonte: Ufficio Stampa - Comune di Montelupo Fiorentino

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