Impianto Colorobbia, Palanti e Rossi: "Non siamo sacerdoti nel no, valuteremo seriamente"

"Allarmismi prematuri, non siamo di fronte a un nuovo ECOBIT né ad un inceneritore. Stiamo seguendo la procedura con serietà e senza strumentalizzazioni: ora un impegno sul monitoraggio dell’aria.

Di fronte alla scelta fra la tutela dell’ambiente e della salute dei nostri cittadini e il via libera all’impianto di recupero di materiali che Colorobbia ha sottoposto al parere della Regione, non abbiamo dubbi: priorità a salute e ambiente. Ma ad oggi non abbiamo certo i dati per poter valutare oggettivamente e serenamente questo impianto: ci sembra quindi sterile e prematuro muovere attacchi sguaiati e ingenerosi.

Essere forza di opposizione non significa essere sacerdoti dei no. Intendiamo valutare seriamente il progetto Colorobbia, senza dare spazio a forze che cercano di strumentalizzare la vicenda per mero calcolo elettorale.

La procedura è ancora del tutto burocratica, e l’impianto sarà quasi certamente sottoposto a VIA: crediamo sia un punto importante, che darà le dovute garanzie a tutta la collettività a fronte delle criticità rilevate e potrà porre le basi per un coinvolgimento serio e informato dei cittadini. La VIA è la sede per capire se l’impianto è sostenibile o meno: fino ad allora, riteniamo che fare propaganda politica sulla pelle di quella che può essere un’occasione di sviluppo e di lavoro per il territorio senza sapere ancora di cosa stiamo parlando, sia solo un tentativo squallido di coinvolgere in modo subdolo in alcuni partiti cittadini in buona fede, giustamente allarmati, facendo leva sulle loro paure.

Come gruppo politico che siede in Città Metropolitana ci siamo opposti con forza a quello che è davvero un inceneritore: quello di Case Passerini. Se l’impianto di Colorobbia dovesse rivelarsi, secondo gli enti competenti, davvero insostenibile per l’ambiente e la salute, saremo quindi i primi ad opporci con vigore e serietà, e con dati alla mano, a questo progetto. Adesso, qualsiasi barricata, ci sembra invece irresponsabile.

Tutt’altro discorso vale invece per il monitoraggio dell’aria: già nei mesi scorsi ci siamo attivati, presso la Città Metropolitana, per chiedere una rivisitazione del rilevamento della qualità dell’aria. Chiederemo quindi al Sindaco Masetti e alla Giunta di farsi carico di questo impegno. Non difendiamo, quindi, né attacchiamo l'impianto di Colorobbia: chiediamo solo che si parli con la città avendo in mano dati oggettivi e non facendo leva sulla paura".

Matteo Palanti e Federico Rossi, Linea Civica

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