Impianto Colorobbia, Tutela Salute e Ambiente: "Bene le parole sindaco. Perché la Regione chiede ora pareri aggiuntivi?"

Il Comitato Tutela Salute e Ambiente Montelupo esprime parziale soddisfazione in merito alla posizione del Sindaco Masetti sul progetto di Colorobbia per l’impianto di trattamento dei rifiuti a La Pratella. In particolare, rileviamo che il Sindaco si sia finalmente espresso chiaramente a favore dell’assoggettabilità dell’impianto a procedura di VIA, e che, al momento di scegliere tra la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente da una parte e il profitto di impresa dall’altra, lui si schiererebbe dalla prima parte. Questa posizione non era così scontata, e dobbiamo rendere atto al sindaco di ciò e ringraziarlo.

Pur tuttavia, non possiamo non rilevare che la mancanza di trasparenza da parte dell’amministrazione sia una evidenza oggettiva, se per avere accesso a documenti di rilevanza pubblica si debba procedere ad un iter burocratico che potrebbe essere anche lungo; e se, di alcuni documenti (quali i pareri di ASL e ARPAT  e della comunicazione dalla Regione per richieste di integrazioni e nuovi pareri, a cui fa riferimento) non è stata prontamente data informazione alla popolazione, se non dopo pressione nostra e della stampa locale.

Ad ogni modo, comprendiamo la volontà del Sindaco di non esasperare i toni; però capisca anche il Sindaco che le nostre preoccupazioni sono fondate e basate su dati e valutazioni tecniche e scientifiche autorevoli e legittime. Per questo chiediamo, e continueremo a chiedere, come comitato, che le cose vengano fatte “per bene”, con tutti i passaggi necessari e cautelativi, sia in fase progettuale che autorizzativa, senza mai opporci in modo aprioristico all’impianto, come qualcuno, forse un po’ troppo scaltro, intenderebbe far passare.

A tal proposito, e senza dietrologia, ma con spirito critico, ci chiediamo anche che senso abbiano le richieste da parte della Regione di pareri aggiuntivi in questa fase: solo un eccesso di zelo? non erano già sufficientemente chiari ed esaustivi i pareri tecnici e scientifici di ARPAT e ASL (che hanno riportato chiaramente valutazioni di significatività dei potenziali impatti)? Sono previste o state effettuate modifiche al progetto di cui non siamo a conoscenza? E ancora, non si potevano, cautelativamente, richiedere gli ulteriori pareri durante la procedura di V.I.A., anziché anticiparne i tempi? E in conclusione ci chiediamo: siamo così sicuri, a seguito di queste richieste, che il progetto verrà assoggettato alla procedura di V.I.A.? (l’unica, che a termini di legge, garantisce un corretto iter, che tenga conto delle istanze delle varie parti interessate)

Intanto chiediamo al Sindaco, alla Giunta, e a tutti i Consiglieri Comunali che si adoperino non solo a parole ad essere “vigili”, ma di agire nei fatti, portando il dibattito nelle sedi opportune di Consiglio Comunale, e Unione dei Comuni, e adoperandosi e collaborando per garantire spazi e momenti di discussione e corretta informazione per la popolazione, che ha il diritto di essere coinvolta su questioni così rilevanti. Questo ci pare l’unico modo per evitare uscite fuori luogo per “sentito dire” (che già si stanno moltiplicando sulla stampa e sul web) e considerazioni inopportune che, peraltro, non ci appartengono.

Fonte: Comitato Tutela Salute e Ambiente

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