Terremoto, Giglioli contro Cantini: "Chi non contribuisce non è un razzista"

"In merito a una pubblicazione che la senatrice Laura Cantini ha condiviso sulla sua pagina FB, da cui sono scaturite feroci polemiche, a nome dell'Associazione Civica Insieme per Cambiare mi esprimo pubblicamente come segue a chiusura e chiarimento di tutta la questione.

In un momento che io ritengo storicamente di estrema precarietà, di difficoltà economica e sociale, in un momento in cui il nostro paese è stato toccato da una gravissima tragedia come quella del terremoto in cui i padri piangono i figli, in cui intere famiglie si ritrovano spoglie di ogni riferimento con la perdita della loro abitazione e delle loro certezze, in un periodo che vede la perdita della fiducia nelle istituzioni politiche che dovrebbero essere di guida, di rappresentanza, esempio di rispetto e correttezza, leggere certe condivisioni sulla pagina personale del social network di una Senatrice della Repubblica Italiana, é stata per me una vera delusione.

Condividere infatti un "manifestino telematico" che riportava nei termini e nei contenuti, gravi accuse di razzismo verso coloro che non avessero contribuito in alcun modo, secondo quanto riportato nello stampato, a prestare soccorso alle popolazioni colpite da terremoto...."solo i razzisti non fanno un cazzo" così si conclude la lodevole condivisione, prendere semplicisticamente in massa e assolutamente a caso una parte della popolazione identificandola come "razzista che non fa un cazzo", utilizzando come unico parametro di riferimento la partecipazione ai soccorsi, l'ho trovato estremamente grave e offensivo sopratutto per le Istituzioni che la Senatrice rappresenta.

Io stessa ho ritenuto fare alcune precisazioni sul social:
• intanto il volontariato non rappresenta obbligatorietà e pertanto chi non lo persegue non può essere pubblicamente "lapidato" e meno ancora individuato come razzista.
• Inoltre non è possibile, anche volendo, piombare nei luoghi disastrati e mettersi a scavare senza avere un minimo di preparazione.
• Non ci scordiamo che la gente lavora e pertanto non puó facilmente abbandonare la propria occupazione. Stiamo parlando di coloro che contribuiscono con il pagamento delle proprie tasse al sostentamento del paese e, tra l'altro, di tutte le pubbliche amministrazioni, compresi i Senatori.
• Sempre a causa di una sempre più diffusa sfiducia fare donazioni è sempre più complicato sia per il fatto che per molte famiglie è sempre più difficile arrivare alla fine del mese sia perchè c'è estrema diffidenza sull'effettiva destinazione dei fondi.

Chiedo allora nella massima sincerità, di fare le proprie considerazioni e di valutare se sono io particolarmente "sensibile" o se un atteggiamento del genere pubblicamente condiviso non rappresenti motivo di grave mancanza di rispetto verso una parte di cittadini strumentalizzando una tragedia.

Ciò ha comprensibilmente scatenato una serie di reazioni e di commenti più o meno educati contro la Senatrice, degenerando in offese dalle quali l'Associazione tutta si dissocia.

Mi auguro di avere motivo in futuro di credere che la democrazia, il buon senso, il legittimo pensiero, l'esempio istituzionale da parte dei nostri governanti, siano ancora presenti in questo paese e non rivestano solo ruoli di fredda rappresentanza o calcolata ipocrisia. Mi riservo di chiedere parere sull'argomento al Presidente della Repubblica Mattarella".

Susi Giglioli, associazione civica 'Insieme per Cambiare'

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