Rossi scrive all'Anpi: "Vietare manifestazioni di Casapound. No all'odio e alla violenza"

"Non possiamo permettere che l'odio, il razzismo, la xenofobia, l'istigazione alla violenza, tutte idee che stanno alla base di un'ideologia come quella di Casa Pound, possano diffondersi ed avere spazio in una repubblica nata proprio dalla sconfitta di quelle ideei e che quelle idee, nella sua costituzione e nelle sue leggi, mette espressamente al bando. Per questo credo che dovremmo fare come la Germania, che vieta le manifestazioni degli estremisti islamofobi e sta decidendo di mettere fuori legge il partito neo nazista".

E' questo il messaggio che presidente della Regione Enrico Rossi ha mandato oggi all'Anpi e alle forze sociali e istituzionali aderenti alla manifestazione antifascista che si terrà nel pomeriggio a Chianciano per protestare contro il congresso di Casa Pound programmato, per i prossimi giorni, nella città termale toscana.

"Se un primo ministro conservatore come la Merkel – prosegue Rossi - ha vietato le manifestazioni del movimento islamofobo Pegida, credo che anche in Italia dovremmo ragionare di tutto questo e i primi a porre questo problema dovrebbero essere il partito democratico e la sinistra."

"Casa Pound - spiega ancora Rossi - usa la questione sociale in maniera opportunistica per affermare i suoi valori veri, che sono quelli della xenofobia, dell'antisemitismo, del culto della razza e del nazionalismo esasperato. Un finto solidarismo che prolifera di ambiguità. Per contrastarlo sul terreno politico dobbiamo riappropriarci saldamente dei temi sociali, per non lasciare zone di sofferenza aperte alla penetrazione della propaganda neofascista. Ma credo che dovremmo farlo anche sul terreno della legalità e della costituzione: ci sono leggi dello stato, come la legge Scelba e la legge Mancino, che si occupano espressamente dei reati di fascismo e apologia di fascismo e che vietano la ricostituzione di un partito fascista. Siamo sicuri che questi gruppi stanno agendo entro i limiti della legge? Credo che qualcuno dovrebbe andare a controllare".

 

Fonte: Regione Toscana

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