Riapertura delle scuole, la Lega: "Adeguamento sismico e bonifica dall'amianto restano una chimera"

Filippo La Grassa

"Visto che oggi è il primo giorno di scuola, viene quindi da domandarsi in quali scuole mandiamo i nostri figli e in quali condizioni sono costretti ad insegnare i professori - afferma Filippo La Grassa Segretario Lega Nord Firenze - Per oggi ci soffermeremo nella nostra disamina sul problema del mancato adeguamento e della mancata bonifica dall'amianto".

"Visto che le scuole toscane costruite secondo le norme antisismiche sono appena il 9,2 % del totale mentre la maggior parte sono state edificate addirittura negli anni '70 e visto che alcune sorgono in zone a rischio sismico elevato, l'adeguamento sismico dovrebbe essere un punto fermo ma rimane una chimera. Parliamo dell'area più critica del territorio fiorentino: il Mugello. Se qualcosa si è mosso nella zona di Barberino del Mugello, a Cavallina si attendono ancora i finanziamenti per la demolizione della Lorenzo il Magnifico e per la conseguente ricostruzione. Spostandoci verso la città di Firenze non si può tacere che nel centro storico le scuole Machiavelli-Capponi, Salvemini e Galileo, dove per la cronaca avvenne un crollo di un contro-soffitto tre anni fa, attendono ancora la messa in sicurezza. Troppo poco è stato fatto per la sicurezza di studenti e professori. Non stupisce il parere espresso dall'Ordine dei geologi che rileva quanto gli studi di vulnerabilità sugli edifici siano stati condotti “al massimo ribasso” ed anteponendo il risparmio alla sicurezza, nel solo intento di non mettere sul banco degli imputati la politica. È davvero possibile sacrificare la sicurezza di studenti ed insegnati in nome del risparmio?".

"Altra dolente nota è la presenza dell'amianto nelle scuole - continua La GrassaAlcune scuole sono già state demolite come la scuola media Dino Compagni, ricolma di amianto, per la quale si attende ancora la ricostruzione (2017?), altre scuole sono ancora invase dall'agente cancerogeno come la Don Milani che aspetta la bonifica, senza dimenticare che riapre quest'oggi anche quella che è la scuola dell'amianto per eccellenza, l'ITI Leonardo da Vinci. Non sono state prodotte le certificazioni per la salute, né quella dei Vigili o quella sismica e non è iniziato il percorso di demolizione per il quale a detta del preside occorrono 8 milioni. 8 milioni di risparmio sono meglio della vita delle persone? Apprendere inoltre che l'amianto è stato definito dai tecnici “un pericolo e non un rischio” per la salute, giocando sulla lieve sfumatura semantica tra i termini, è allarmante e tradisce quanto il problema dell'amianto sia stato sottovalutato da tutti, istituzioni in primis. Si può davvero sindacare sulla salute o risparmiare sulla salute anche alla luce di quanto sono onerose le cure per i pazienti affetti da mesoteliomi? La salute e la sicurezza di studenti ed insegnanti sono valori assoluti e non possono essere sacrificati in nome del risparmio".

"Al di là della tronfia retorica della “Buona Scuola” i problemi sono atavici e non sono stati aggrediti adeguatamente. Un altro anno inizia e siamo ancora al palo" chiude La Grassa.

Fonte: Lega Nord Firenze - Ufficio Stampa

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