Accorpamento sanitario di Casentino e Valtiberina, il sindaco Bernardini: "Ecco perchè 'no'"

Daniele Bernardini

Il Sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini, all’indomani della Conferenza regionale dei sindaci tenutasi ieri a Firenze, ribadisce il suo “no” all’accorpamento dei distretti Casentino e Valtiberina. Ecco la sua riflessione integrale:

Ieri in sede di Conferenza dei Sindaci, ci è stato riproposto l’accorpamento tra Casentino e Valtiberina. La prima cosa che vorrei stigmatizzare è una questione di metodo e di merito: è mancata completamente la condivisione di un percorso con i territori. Nonostante avessimo espresso a chiare lettere i nostri pesanti dubbi sull’operazione, la proposta iniziale ci è stata puntualmente riproposta. Le comunità, con i loro valori, non hanno avuto neppure un minimo peso in tutto questo.

La seconda considerazione che faccio è di carattere tecnico. La zona distretto è definita “ambito ottimale”di interventi socio-sanitari integrati. La fusione tra due distretti così diversi come Casentino e Valtiberina è in netto contrasto con questo  assunto di base. A questo si aggiunge una cosa ben più grave. La legge regionale 84 ( nell’articolo 91) parla di un principio generale che dovrebbe regolare la revisione degli ambiti, ossia il numero degli abitanti, l’estensione del territorio, il numero dei comuni, il rispetto delle zone disagiate e di confine, le zone montane, la loro identità territoriale, le esperienze socio-sanitarie consolidate. In sostanza la proposta dell’Assessore si scontra palesemente con una legge regionale.

C’è poi una questione di correttezza. Avevamo chiesto a suo tempo un quadro di riferimento sui servizi attuali e gli eventuali vantaggi che la fusione avrebbe potuto portare, e questo per una questione di trasparenza nei confronti dei nostri cittadini. Ad oggi niente di tutto questo ci è stato fornito.

Mi rimane difficile, poi, comprendere come a livello di governance si possa intervenire su territori tanto eterogenei per storia, valori, prassi ed esperienze. Se da qui si passa poi alla perdita inevitabile di rappresentanza politica di un territorio come il Casentino, il quadro è davvero inaccettabile.

Ribadisco pertanto il mio convinto “no” a questa proposta. Il Casentino, con la firma del Patto per la sanità, ha già dimostrato grande responsabilità e maturità. Pertanto rigiro alla Regione e al suo Assessore di riferimento, un gesto di responsabilità, ossia la realizzazione puntuale di ogni passaggio del Patto da noi sottoscritto, prima di parlare di eventuali fusioni.

Infine un appello accorato all’Assessore regionale di riferimento per il Casentino, affinchè si faccia avanti per sostenere la nostra terra in questo percorso. I cittadini che abitano in montagna hanno bisogno di essere sostenuti e non che venga loro sottratto peso politico e opportunità”.

"Grandi criticità sul piano dei servizi sociosanitari sono state ripetutamente segnalate da parte degli amministratori locali sia del Casentino che della Valtiberina. Mescolare le carte con un distretto sanitario unico non solo non basterà, ma rischia di rendere ancora più insufficienti le strutture sociosanitarie che già lo sono". Lo afferma il capogruppo Fi in Consiglio regionale Stefano Mugnai in merito alla idea di dare vita ad un unico distretto sanitario per il Casentino e la Valtiberina. Mugnai, spiega una nota, ha ottenuto che la commissione sanità del Consiglio regionale ascolti i sindaci e le realtà territoriali dei due territori per capire valutazioni e bisogni reali. "Io dico basta alle decisioni prese a tavolino dalla Giunta regionale - aggiunge -. Noi abbiamo il dovere di ascoltare i cittadini, e dunque i sindaci, per capirne istanze e bisogni. Lo faremo in commissione, così che il Consiglio torni ad avere un ruolo da protagonista nelle scelte e negli orientamenti di giunta, a partire da questa vicenda".

Daniele Bernardini - Sindaco di Bibbiena

Tutte le notizie di Bibbiena

<< Indietro
torna a inizio pagina