Religioni a confronto, Nogarin: "Convivenza sembra impossibile, nella laicità c'è tolleranza"

Si è riunito oggi, giovedì 29 settembre, il Tavolo delle Religioni. L’incontro, che ha avuto come protagonisti i rappresentanti di tutte le comunità religiose presenti in città, si è svolto alle ore 12 nella Sala Cerimonie del Palazzo Comunale, alla presenza del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, e dell'assessore alle culture, Francesco Belais.

Erano presenti (in ordine di arrivo): Francesco Spaziosi, dell’Assemblea Spirituale dei Baha’i di Livorno; Enrico Imbimbo, Chiesa Cristiana; Alberto Mazzinghi, Unione Induista Italiana Sanatana Dharma Samgha; Stefania Tramutola De Cristofaro, pastore della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Leone Chaim, Comunità Ebraica; Giulia Valenti e Lino Riccobono dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai; Raffaello Longo, Unione Buddhista Italiana; Daniele Bouchard e Filippo Alberto La Marca, Chiesa Valdese; Lucian Net, Chiesa Ortodossa Rumena; Giulia Gambacciani, Ikson; don Piotr Knownacki, Chiesa Cattolica.

Questo il testo del saluto rivolto dal sindaco Nogarin ai rappresentanti delle comunità religiose:

“Buongiorno e benvenuti a tutti,

essere qui a sedere insieme a voi e partecipare a questo momento di autentico confronto e di dialogo alla pari, è per me motivo di grande soddisfazione e orgoglio.

Diciamolo, la convivenza tra credi differenti non è semplice.

In questo particolare momento storico in buon parte del mondo sembra addirittura impossibile.

Non però a Livorno, dove i rapporti fra gli esponenti delle diverse comunità presenti in città sono invece da sempre improntati all'amicizia, alla pacifica convivenza e al rispetto reciproco tra le differenti culture, etnie e religioni.

I flussi migratori stanno determinando una trasformazione del tessuto sociale anche del nostro Paese in senso sempre più multiculturale e multireligioso.

Ciò rende necessario costruire modelli di convivenza capaci di armonizzare la necessità dell'accoglienza con le leggi dell'appartenenza, nel rispetto sempre della diversità, vista come valore da sperimentare nella vita quotidiana della società. Non possiamo più aspettare oltre.

Per questo motivo oggi abbiamo deciso di ridare vitalità al Tavolo delle Religioni, concepito dieci anni fa nell’ambito delle celebrazioni per il 400° anniversario di Livorno con l’obiettivo di realizzare una maggiore conoscenza reciproca delle differenti realtà religiose cittadine.

Abbiamo fatto la scelta di dare voce a una città veramente pluralista e capace di accogliere e valorizzare le differenze religiose e culturali.

Abbiamo voluto porre il confronto e il dialogo come modello sociale universale, oggi più che mai "necessario" in una società tragicamente connotata da guerre, violenze e atti terroristici.

Dialogo che, naturalmente, deve scaturire prima di tutto, nel quotidiano, tra le singole persone, per estendersi poi alle collettività di diverse culture, fedi e religioni, con la piena consapevolezza del ruolo indispensabile che le comunità religiose assumono nell'attivare una vera educazione interculturale.

Aggiungo qui un altro elemento, che riguarda la delicata questione della presenza nelle scuole di culture religiose differenti, dove sempre più sono presenti anche i figli di immigrati.

Pur partendo dal riconoscimento dell’insegnamento della religione cattolica definito dal Concordato, credo che oggi si debba provare, tutti insieme, ad andare oltre, pensando ad esempio a come arricchire l'offerta formativa dando insegnamenti di base sul pluralismo religioso, in modo da garantire a tutti una possibilità di conoscenza che oggi non esiste.

Ed ecco qui il punto: vogliamo e dobbiamo camminare nella Costituzione repubblicana dei valori laici, che significa riscoprire una volta per tutte i valori del bene comune, primo fra tutti la tolleranza, perché uno stato veramente laico è solo quello che si dimostra capace di accogliere tutti i credo.

La conoscenza genera pace e Livorno, da sempre città delle nazioni, si propone a diventare ora anche la capitale delle religioni”.

Il Tavolo delle Religioni nacque nell’ottobre del 2006, nell’ambito delle celebrazioni per il 400° anniversario della Città di Livorno, con l’obiettivo di favorire una maggiore conoscenza reciproca tra le differenti realtà religiose cittadine, nel solco della tradizione di libero confronto che affonda le sue radici nella pacifica convivenza delle differenti culture, etnie e religioni che storicamente caratterizza la Città.

Nel marzo 2006, durante il convegno intitolato “Religioni in dialogo”, si svolse una significativa lettura collettiva di una “preghiera ecumenica” rivolta al “Signore”, chiamato semplicemente così senza ulteriori aggettivi.

Adesso l’intento dell’Amministrazione comunale è di ritessere il rapporto e lo scambio interreligioso tra tutti i soggetti invitati, in modo da progettare e realizzare varie attività come incontri, seminari e dibattiti sul tema del pluralismo religioso, ed iniziative didattiche che potranno rientrare nell’offerta formativa delle scuole.

Fonte: Comune di Livorno - Ufficio Stampa

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