Urbino (Confsal): "Franceschini esterofilo importa i direttori stranieri"

Il museo degli Uffizi

E' di questi giorni la notizia che i frontalieri potranno incontrare serie difficoltà ad andare a lavorare in Svizzera dopo, la recente consultazione referendaria effettuata dal Canton Ticino nei confronti dei lavoratori italiani.
Io posso anche condividere – sostiene Giuseppe Urbino Segretario Nazionale Confsal-Unsa Beni Culturali - la posizione assunta dagli svizzeri a condizione che anche noi facciamo altrettanto.

Ma il Ministro Franceschini - rincara la dose il sindacalista UNSA - invece, in controtendenza sta pensando di occupare i nuovi posti messi al bando per i Direttori dei Musei italiani con altrettanti direttori stranieri come ha già fatto in passato.

E' veramente poco riguardoso nei confronti dei dirigenti del MiBACT, scegliere professionisti stranieri, quando i nostri specialisti sono apprezzati da tutto il mondo e come se non bastasse, alcuni peraltro risultano essere privi dei requisiti minimi (titoli, specializzazioni, l'anzianità di servizio, ecc.) e tutto questo purtroppo – asserisce con rammarico Giuseppe Urbino - è avvenuto in sordina da parte dei mass-media e parte della stampa consenziente.

Infatti - continua Urbino - è sotto gli occhi di tutti la loro incompetenza nella gestione dei Musei, nella organizzazione del personale e senza contare che hanno avuto bisogno di sussidi di ogni tipo sia economico che di risorse umane per affrontare l'ordinarietà.

Ancora una volta prevale lo strapotere di una classe politica, che si dimostra bieca e sorda alle rimostranze del personale del MiBACT, che si vede scavalcare da personale esterno e per giunta privato della propria specificità professionale, mentre viene da chiedersi come mai i necessari " sussidi" non potevano essere concessi anche prima dell'arrivo dei nuovi direttori?

Ma si sa – conclude Giuseppe Urbino della Confsal-Unsa Beni Culturali – lo spirito di questa riforma calata dall’alto, soddisfa essenzialmente il Governo Renzi che come sappiamo sin dall’inizio ha fatto di tutto per indebolire le Soprintendenze sul territorio, cosi come è curioso che è passato più di un anno e il Ministro Franceschini non ha dato disposizione per i bandi per le nuove concessioni dei servizi aggiuntivi nei musei, scaduti da oltre 5 anni.

 

Fonte: Confsal-Unsa Beni Culturali

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