Lungarno Torrigiani, sopralluogo del sindaco con Publiacqua, Acea e Ingegnerie Toscane

Dario Nardella

"Dopo 138 giorni di lavoro sono terminati in anticipo, rispetto alla tabella di marcia, i tempi della messa in sicurezza idraulica del lungarno Torrigiani: è un cantiere modello a livello nazionale. Quello di oggi è uno degli ultimi sopralluoghi perché ormai siamo arrivati nella fase finale e possiamo dire che il lungarno è assolutamente in condizione di sicurezza nel caso di una eventuale piena. Questa era la nostra priorità e l’abbiamo rispettata. Ringrazio i commercianti e i residenti per la collaborazione e le ditte e gli operai per l’impegno profuso giorno e notte dal 25 maggio scorso".

Lo ha detto il sindaco Dario Nardella durante il sopralluogo sul lungarno Torrigiani al quale hanno partecipato anche il presidente e l’amministratore delegato di Publiacqua Filippo Vannoni ed Emanuela Cartoni, l’amministratore delegato di Ingegnerie Toscane Annaclaudia Bonifazi, l’amministratore delegato di Acea Alberto Irace e i tecnici del Comune.

"Fino a qualche mese fa sembrava impossibile arrivare a questo punto, adesso ci rendiamo conto dello straordinario lavoro fatto, frutto di un ottimo lavoro di squadra - ha affermato il sindaco -: 32mila ore di lavoro senza un solo giorno di interruzione, neanche a Ferragosto e neanche la notte, oltre 1.400 pali e barre installati e la realizzazione di un muro di sostegno alla spalletta di 120 metri e di una pista di cantiere lungo l’Arno di 500 metri. La collaborazione tra i vari soggetti coinvolti nei lavori ha funzionato benissimo".

"In questi mesi sia io in prima persona, sia la giunta che i tecnici del Comune abbiamo incontrato più volte gli operai al lavoro - ha continuato -. Il cantiere del lungarno Torrigiani è un esempio che ci potrà essere utile per altre esperienze in cui saremo costretti ad operare in condizioni di emergenza, attraverso interventi di somma urgenza. In questo caso infatti, la necessità di intervenire urgentemente ci ha consentito di bypassare tutti i passaggi burocratici legati all’affidamento dei lavori e di gestire l’emergenza in poche ore".

Già dal pomeriggio del 25 maggio (dalle 16 per la precisione), giorno in cui si è aperta la voragine sul lungarno, era stato attivato un piccolo by-pass per aumentare la pressione alle abitazioni lungo Largo Torrigiani e dalle 20 del 4 giugno l’approvvigionamento idrico tornava alla normalità in tutta la città grazie alla messa in esercizio del by-pass principale del diametro di 50 centimetri. Non solo: nei giorni successivi all’evento è stata costituita anche un’Unità operativa formata da Comune, Publiacqua, Genio civile, Protezione civile della Regione, Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, Soprintendenza per le Belle Arti e Paesaggio, Autorità di Bacino, Arpat, Provveditorato Opere Pubbliche, Istituto Geografico Militare e Università di Firenze.

"Sul lungarno abbiamo sperimentato uno strumento semplice ed efficace che realizzeremo anche per altri situazioni: l’Unità operativa - ha spiegato il sindaco Nardella -, mettendo a sedere intorno a uno stesso tavolo tutti i referenti che avevano il diritto-dovere di mettere bocca sul cantiere, perché nessuno potesse porre il veto dall’esterno sull’andamento e le modalità dei lavori".

"Siamo convinti di aver operato al meglio finora e siamo al lavoro tutti i giorni, pancia a terra come il primo giorno, per far sì che la riapertura definitiva del lungarno riasfaltato avvenga il prima possibile - ha affermato Nardella -. Tutto dipenderà dalle condizioni meteorologiche, ma rispetto alle previsioni di qualche settimana fa abbiamo recuperato tempo. Ora l’importante è continuare a lavorare a testa bassa".

Il sindaco ha comunicato anche i lavori che partiranno nel 2017 nei pressi del lungarno Torrigiani, di Ponte Vecchio e del lungarno Acciaiuoli: "Finito il lavoro sul lungarno, l’anno prossimo faremo anche la seconda parte dei lavori che interessano tutto il tratto di via De’ Bardi che va dal lungarno Torrigiani fino a Ponte Vecchio con il ripristino delle tubature, del manto stradale e il rifacimento di via Guicciardini non più in asfalto ma in pietra".

"Ci sarà quindi una complessiva riqualificazione di tutta quest’area - ha concluso -. Finiti i lavori su questo lato del fiume, cominceremo poi i lavori sul lungarno Acciaiuoli anche lì in pietra. Nell’arco di questo mandato faremo un lavoro di restyling migliorativo anche da un punto di vista architettonico di tutta la parte centrale dei lungarni di qua e di là del Ponte Vecchio".

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro
torna a inizio pagina