Mohammed 'Simon' Chafiq riceve la cittadinanza in municipio: "L'Italia mi ha dato dignità"

Il Comune di Montemurlo ogni anno conferisce decine di cittadinanze ai cittadini di origine straniera (quest'anno, ad esempio, siamo già a 65 ), ma quella di Mohammed Chafiq, da tutti conosciuto a Montemurlo come Simon, ha qualcosa di speciale. Per Simon, originario del Marocco, infatti, la consegna della cittadinanza non è stata una pura formalità burocratica, come accade nella maggior parte dei casi, ma una vera e propria festa dell'integrazione e della conquista dei diritti.« Oggi lo Stato italiano mi ha accettato come un suo cittadino- ha detto Chafiq in occasione della consegna della cittadinanza - In questi quattordici anni di permanenza in Italia con tutta la mia anima mi sono sempre sforzato di integrarmi e nel rispetto della legge italiana. Ringrazio l'Italia perché mi ha dato i diritti che il mio Paese non mi aveva riconosciuto. Grazie Italia per avermi dato la dignità, spero di non deluderti mai».

Qualche giorno fa Simon, ha indossato il vestito migliore e, accompagnato dalla moglie e dalle figlie, si è recato all'ufficio anagrafe e stato civile del Comune di Montemurlo, dove ha ricevuto la cittadinanza dalle mani della presidente del consiglio comunale, Antonella Baiano:«La storia di Simon è simile a quella di molti altri immigrati, ma ciò che colpisce nel percorso di quest'uomo, 52 anni e con una laurea in geologia in tasca, è la voglia di integrazione, la voglia di essere parte di un Paese democratico che riconosce i diritti e la dignità dei propri cittadini, valori che troppo spesso, noi italiani per nascita, diamo per scontati. Le parole di Simon ci devo far riflettere sull'importanza della nostra Costituzione».

Nel 2000 Simon fugge dal Marocco e arriva da clandestino in Italia, a Montemurlo, dove trova alcuni amici che prendono a cuore la sua storia, uno su tutti Gerard Holvec (francese ma da tempo residente a Montemurlo). Per lui è una rinascita:« In Marocco non mi trovavo più bene dal punto di vista politico, sociale ed economico, non sognavo più. - dice Simon - Ricordo la prima notte che ho trascorso in Italia: finalmente, dopo tanto tempo, ho dormito bene ed ho fatto sogni di speranza». Nel 2003 arriva la sanatoria e per Simon è l'inizio del cammino verso l'ottenimento della cittadinanza: dopo lavoretti saltuari anche la dignità di un lavoro vero come facchino in un albergo e poi la famiglia. « Il primo passo per integrarsi è apprendere la lingua e io ho voluto imparare bene l'italiano. Allo stesso tempo ho voluto anche vivere le tradizioni italiane e mangiare i piatti della cucina italiana,- racconta Simon- perché questo è il Paese dove vivo e questo è il Paese che mi ha dato tutto. L'Italia mi ha ridato i sogni, la possibilità di esistere, di avere i diritti e le libertà democratiche: mi ha dato la vita. Il mio Paese è quello che ho scelto: l'Italia»

Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio Stampa

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