Proseguono i controlli antiprostituzione con pattuglie nei territori per colpire i clienti

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Jennifer, Bessy, poco più che ventenni, ma già profondamente infelici. Colpa di una vita non vissuta, in continua attesa, sprecata sulla strada dove i sogni e le speranze si infrangono ogni giorno in nome di una sopravvivenza perennemente in bilico. E’ la drammatica esperienza di alcune ragazze africane che nel Chianti giungono da Firenze a bordo di un pullman per vendere il proprio corpo e raccogliere, secondo quanto riferiscono le ragazze, “quel che basta a mangiare e sostenere le spese dell’affitto”. Sono le storie e gli sguardi captati da chi invece, come gli agenti sancascianesi della Polizia locale dell'Unione comunale, i vigili di Greve e Impruneta, e i Carabinieri, sulla strada mettono in campo le proprie forze, anche congiuntamente, per sostenerle e tutelarle.

L’ordinanza emessa alcuni mesi fa dai sindaci Paolo Sottani (Greve in Chianti), Massimiliano Pescini (San Casciano Val di Pesa) e Alessio Calamandrei (Impruneta), ha fatto scattare in questi giorni la seconda fase dei controlli volti a contrastare il fenomeno della prostituzione nelle zone più colpite del Chianti. Le pattuglie, che prima operavano in forma congiunta, sono impegnate ad effettuare i controlli nei singoli territori intensificando le azioni di monitoraggio e la possibilità di sanzionare gli avventori con multe pari a 200 euro. Il divieto non è rivolto alle ragazze, soggetti deboli e a rischio di esclusione sociale, ma a coloro che esercitano la prostituzione, i cosiddetti clienti che in luoghi pubblici o aperti al pubblico, contrattano e concordano prestazioni sessuali a pagamento.

“Sono le ragazze le vittime di questo fenomeno - commenta l’assessore alle Pari Opportunità di San Casciano Consuelo Cavallini – a loro intendiamo rivolgere un’attenzione particolare, abbiamo aderito al progetto regionale che mira a tutelare le donne in situazione di disagio e difficoltà personale attivando in un percorso di inserimento sociale, oltre a verificare il loro stato di salute in relazione alle malattie sessualmente trasmissibili”. Il fenomeno implica anche questioni di sicurezza stradale e controllo della aree dal punto di vista ambientale. Le viabilità maggiormente interessate sono le diramazioni della Provinciale per Impruneta e Mercatale e la Strada Provinciale Traversa del Ferrone. Il piano è stato concertato con i comandanti di compagnia dei Carabinieri Stefano Caneschi di Scandicci e Maurizio Mascioli di Figline Valdarno, nonché i comandanti delle locali stazioni dei Carabinieri. “Il fenomeno – continua il sindaco Massimiliano Pescini - provoca un forte disagio nei residenti, nei turisti e nelle nostre aziende, il nostro provvedimento amministrativo, frutto di un'azione concertata con le forze dell'ordine, è finalizzato a tutelare la sicurezza e l'incolumità pubblica e la vivibilità della comunità”.

Fonte: Ufficio Stampa

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