Freccia 45: "Alla fiera di Scandicci gli animali non sono tutti uguali"

Uno scorcio della fiera

Ho appreso dai mezzi di informazione che dall’8 al 16 Ottobre a Scandicci (FI) si svolge Scandicci Fiera con appuntamenti che cercano di andare incontro ai gusti di tutti.
Ci sono spettacoli musicali con esibizioni di cori voci bianche, corale, filarmonica, coro con danze popolari, concerto della scuola di musica, di un pianista; spettacolo teatrale, recital di poesia, spettacolo medievale, attività circensi, mostre di fotografie, di pittura e grafica, di elettronica e radiotelecomunicazioni, di minerali e fossili, raduno di auto d’epoca.
C’è attenzione per i bambini con giochi per conoscere la sicurezza stradale, per prevenire gli incidenti domestici, giochi da tavolo interculturali, attività di riciclo creativo, bolle di sapone, laboratorio di circomotricità, di manipolazione con la sabbia cinetica, racconto di favole.
C’è lo sport con calcetto, calcio femminile, pattinaggio, pattinaggio artistico, pallavolo, calcio a cinque, rugby, basket, football americano, hockey in carrozzina, e la scuola di ballo con zumba e ballo liscio.
C’è lo spazio del mercato con la grande fiera degli ambulanti.
C’è l'area dedicata a prevenzione e salute con gravidanza, svezzamento, ecoallattamento, fitoterapia, cosmesi, prevenzione melanoma.
C’è anche attenzione alla solidarietà con la tombola di beneficenza a favore delle popolazioni terremotate, e alla natura con “Un Fiore in Fiera. Piantiamo insieme i bulbi da fiore”.
Fin qui nulla da dire: indubbiamente una fiera interessante come è interessante l’appuntamento con la scienza veterinaria “per il benessere dei nostri amici a 4 zampe” se non fosse che la fiera si conclude con uno spettacolo sconfortante: i fuochi d’artificio nell'Area EX CNR, cioè nel mezzo di un'area verde, popolata da molte specie selvatiche.

Occuparsi dei “nostri amici a 4 zampe” non deve farci dimenticare chi non ha 4 zampe ma ne ha 2 e vola o magari non ne ha perché striscia. In quell'area si trovano lepri, fagiani, scoiattoli, corvi, gazze, tortore, colombacci, ricci, tartarughe, uno stormo di pappagalli stanziati lì da diversi anni, oltre a diversi gatti delle colonie feline limitrofe.
I fuochi d’artificio sono una forma di inquinamento atmosferico, acustico e soprattutto terrorizzano gli animali domestici (che hanno la fortuna di avere noi a proteggerli) e quelli selvatici che devono subire una sorta di bombardamento a scopo ludico.
A Scandicci, oltre al danno c’è la beffa perché i fuochi si fanno “a casa degli animali” quando si sarebbe potuta scegliere cercare un'area alternativa (ad esempio in prossimità del campo sportivo o della zona industriale) cercando così di arrecare il minor danno possibile a fauna e flora.
Giusto per dare il colpo di grazia agli animali, ecco le cene della fiera a cura di Slow Food che non perde occasione di proporre le sue specialità sanguinarie: Sauté di maiale, Cima di vitella di latte ai carciofi con patate mascé, Medaglioni di filetto di maiale al Sagrantino con patate croccanti e porri, Cannolo ai pistacchi con mousse di ricotta di pecora e basilico.
La crescente informazione sulle condizioni degli allevamenti, sulla sofferenza che comporta il viaggio verso i mattatoi e sulla macellazione fa riflettere sempre più persone sulla pratica di mangiare animali messa in discussione sia per motivi etici che per motivi salutistici: mangiare animali non è una necessità ma una pretesa di soddisfare il diritto al gusto. Nessun diritto dovrebbe causare quell’infinita sofferenza che comportano allevamento e macellazione.
Si va sempre di più verso una scelta etica, salutistica, ecologica, sociale, economica dalla parte opposta rispetto a quella a cui indirizza la fiera di Scandicci e la mistificatoria cucina etica di Slow Food

Uno dei tanti studi sul futuro dell’alimentazione umana ci fa capire che la strada da prendere è un’altra e mi auguro che negli anni a venire la fiera di Scandicci ospiti una cucina rispettosa della vita degli animali.

Associazione FRECCIA45

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