Caporalato, Fattori (Sì): “La nuova legge va subito applicata"

(da facebook)

La ricetta di Fattori: "Intensificare le ispezioni e fermare la liberalizzazione del mercato del lavoro che ha favorito e coperto sfruttamento e caporalato”


Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra, è intervenuto in aula dopo la comunicazione della giunta sul fenomeno del caporalato in Toscana, dove persino profughi e richiedenti asilo sono stati inseriti nel circuito dello sfruttamento agricolo: “Ci sono due fatti positivi, la nuova legge nazionale contro il caporalato, in gran parte frutto dell’impegno dell’Osservatorio Placido Rizzotto, e il protocollo che la regione Toscana ha appena firmato con il Ministero del Lavoro e altri soggetti. Adesso però la legge deve essere subito applicata e il lavoro ispettivo, fortemente penalizzato dalle spending review di questi anni, deve essere intensificato, altimenti le norme rischiano di restare solo sulla carta.”

“Colpire il caporalato come sistema significa punire il caporale ma anche il datore di lavoro: all’inizio della catena dello sfruttamento vi è sempre l’impresa agraria.” Continua Fattori: “Il caporalato è un fenomento di sfruttamento molto antico che oggi si presenta sotto una nuova veste, grazie alle norme che in questi anni hanno liberalizzato e precarizzato il mercato del lavoro, dal pacchetto Treu fino ai voucher, favorendo in concreto la possibilità di nascondere e mascherare il caporalato dietro rapporti di lavoro finti ma apparentemente legali, anche grazie a false coperative e agenzie interinali. Ricordate Paola Clemente, la bracciante agricola pugliese morta lo scorso anno? Formalmente era assunta da un’agenzia interinale ma in realtà prendeva uno stipendio molto più basso di quello riportato sulla sua busta paga”.

“Per combattere alla radice il caporalato e le altre forme di sfruttamento del lavoro occorrono scelte di fondo come l’isituzione del reddito minimo garantito ed una diversa regolamentazione del mercato del lavoro.  E’ tempo di invertire quella rotta che dalle forme contrattuali flessibili, interinali, in apprendistato, a tirocinio, a progetto ci ha condotto oggi, di male in peggio, fino ai voucher”.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana, Gruppo Sì Toscana a Sinistra - Ufficio Stampa

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