Migranti, Marras (GD): "La solidarietà non deve fermarsi"

Raffaele Marras (da Facebook)

"In Toscana, nelle ultime ore, si discute di fermare gli arrivi dei migranti. La nostra Regione, in questi mesi, non si ė mai sottratta dall'affrontare questo fenomeno, rimettendo al centro della sua azione politica un valore fondamentale e irrinunciabile: quello della solidarietà umana.
Il modello virtuoso dell’accoglienza diffusa messo in piedi in Toscana rappresenta un esempio che dovrebbe essere rilanciato non solo nelle altre regioni, ma anche a livello europeo.
Qui infatti il Partito Democratico ed il suo Segretario Matteo Renzi stanno portando avanti una battaglia di civiltà, finalizzata non solo all'accoglienza ma anche nel promuovere politiche che aiutino lo sviluppo nelle aree del nord africa dove oggi regnano fame, guerre e povertà.
Sono i giorni in cui leggiamo basiti i fatti di Goro che ci raccontano il vergognoso rifiuto di accogliere donne e bambini, mentre nel Canale di Sicilia si continua a morire, sono i mesi dei muri in Ungheria e dei rigurgiti razzisti e populisti che in Europa gridano forte contro tutti coloro i quali rappresentano "il diverso".
Proprio per questo crediamo non sia giusto affermare che la Toscana debba cessare la propria disponibilità ad accogliere in attesa che lo facciano gli altri. Un simile messaggio rischia di ledere i nostri valori e quello sforzo umanitario e sociale che ci ha caratterizzati in questi mesi e ci ha resi orgogliosi della regione in cui viviamo. Abbiamo sempre agito coerentemente con quei valori di civiltà che riteniamo fondamentali ed indiscutibili: solidarietà, tolleranza, tutela dei diritti umani -come il diritto d'asilo - che in una democrazia occidentale non possono essere rinnegati.
Certo, il modello dell'accoglienza diffusa funziona ed è esportabile anche a livello nazionale se ogni Regione fa la sua parte. 
E a livello regionale funziona se ogni Comune fa la sua parte.
Perché, dobbiamo dircelo, neanche in  Toscana tutti hanno accolto: i numeri ci raccontano di 225 Comuni che lo hanno fatto, alcuni anche al di sopra delle loro possibilità mentre, nonostante i numerosi appelli che sono arrivati, restano 54 quelli che ancora rifiutano di collaborare alla gestione del fenomeno migratorio, mettendo a repentaglio un modello che deve essere esempio e vanto per tutti quanti.
In alcuni casi, così, è venuto meno il principio di proporzionalità tra residenti e migranti che, se non rispettato, può rendere problematica l'integrazione  dei nuovi accolti nella comunità locale.
Come Giovani Democratici della Toscana  rivolgiamo a loro il nostro appello: facciamo tutti la nostra parte, per quello che ci compete. 
Non possiamo accettare che alcuni territori rinuncino a fare della Toscana una terra accogliente e solidale, che ha dimostrato il suo volto più bello in questi mesi.
Chi non ha ancora accolto lo faccia, e chi lo ha fatto in misura minore rispetto a quanto gli competerebbe dia ulteriormente prova della sua disponibilità.
O ci stiamo dimenticando di esserci dichiarati tutti orgogliosi perchė il nostro Paese, nella corsa agli Oscar,  sarà rappresentato da Fuocammare, il docu-film che parla di Lampedusa?!
Noi lo ricordiamo ancora e ricordiamo anche che quella terra generosissima continua a non chiudere le porte a nessuno. Non possiamo farlo noi.
Perchė anche nel nostro territorio regionale ci sono tante altre realtà che accolgono offrendo spesso moltissime storie di ragazze e ragazzi che si sono integrati e che hanno deciso di mettersi a disposizione di quella comunità di cui ora fanno parte; così come non possiamo non ricordare il bellissimo progetto di accoglienza in famiglia, che ha avuto recentemente avvio in Toscana.
Continuiamo a dimostrare che siamo una Regione coraggiosa, che non torna sui suoi passi e che non rinnega di essere una terra dove si accoglie e si promuove l'integrazione di chi è in difficoltà e ci chiede aiuto.
Restiamo umani, non arretriamo sui nostri valori".

Raffaele Marras, segretario regionale Giovani Democratici Toscana

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