Ecco la nuova Biblioteca della Toscana dopo il restauro

Il taglio del nastro alla biblioteca 'Pietro Leopoldo'

Tre biblioteche in una. E' la nuova Biblioteca della Toscana, a Palazzo Cerretani, in piazza dell'Unità a Firenze, che riunisce la biblioteca di documentazione giuridico-legislativa del Consiglio, che aveva sede in via Ricasoli (sede in affitto ora dismessa), quella dell'identità toscana (Bit) con documenti su cultura, arte e storia del nostro territorio e, infine, il patrimonio di 80mila volumi provenienti dalla Giunta su materie di interesse delle politiche regionali.

Sono stati la vicepresidente e assessora alla cultura Monica Barni e il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani ad inaugurare stamani la nuova struttura cuturale che è stata non a caso intitolata al granduca Pietro Leopoldo, il governante illuminato che sancì, primo al mondo, l'abolizione della pena di morte.
"Sono felice di tagliare questo nastro inaugurale – ha detto la vicepresidente Barni – perché il portare a compimento questa bilbioteca è stato il primo compito che mi sono trovata sul tavolo appena insediata. Oggi vedo compiuta quest'opera che viene messa a disposizione dei cittadini, un luogo di conoscenza e di cultura dove si integrano perfettamente il territorio e i suoi organi amministrativi".

Oggetto di un lungo lavoro di restauro, iniziato nel 2012 e curato dalla Giunta regionale proprietaria dell'edificio, con un investimento complessivo di poco meno di 1 milione 600mila euro, la nuova bilbioteca ha beneficiato anche del recupero di importanti ambienti monumentali e archeologici, che troveranno una ulteriore valorizzazione dopo le analisi della Sovrintendenza. Gli utenti, in 600 metri quadrati di sale attrezzate con 34 sedute di lettura e 9 postazioni internet, possono consultare circa 160mila monografie, 200 abbonamenti periodici cartacei, 284 periodici e quotidiani on line e seguire 6 percorsi tematici.

La Biblioteca della Toscana racchiude anche circa settanta fondi documentari: il fondo Luzi, l'archivio Gordon Craig, le carte di Enrico Pea e quelle Benedetti Orengo, il fondo Libreria del Teatro e l'archivio Pancrazi ne solo solo alcuni esempi. E presto si aggiungerà la donazione in fase di perfezionamento del fondo Oriana Fallaci, cui è già stata intitolata una saletta che contiene testimonianze della sua attività come la macchina da scrivere portatile o ricordi di Alexandros Panagoulis.

Giani, con 160mila libri è la settima della Regione

Con 160 mila volumi è la settima biblioteca della Regione e si distingue per essere la biblioteca dell’identità toscana. Si tratta della nuova biblioteca della Regione, dedicata a Pietro Leopoldo e inaugurata questa mattina a palazzo Cerretani, in piazza dell’Unità d’Italia. A tagliare il nastro il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, la vicepresidente della Giunta regionale Monica Barni e l’assessore alla cultura Cristina Grieco con i consiglieri Stefano Scaramelli, Nicola Ciolini e Massimo Baldi.

Palazzo Cerretani diventa così una proposta di lettura rivolta al pubblico non specializzato e si presenta come documento-monumento attraverso il quale sarà possibile ripercorrere le vicende della storia e delle trasformazioni urbane di Santa Maria Novella. Il restauro dei locali, iniziato nel 2012 e curato dalla Giunta regionale, proprietaria dell’edificio, ha consentito anche il recupero di importanti ambienti monumentali. “Al momento della mia nomina – ha detto la vicepresidente Barni – abbiamo concluso un percorso lungo e complesso in un rapporto sinergico tra Giunta e Consiglio, non solo per i bellissimi lavori di recupero portati a termine, ma anche per le procedure amministrative di fusione di queste biblioteche”.

“I seminterrati – ha spiegato il presidente Giani – ci hanno riservato delle sorprese dal punto di vista archeologico con resti di età romana ed etrusca. Questi ambienti saranno oggetto di visite-lezioni per piccoli gruppi che potranno ammirare le sale affrescate al primo piano e le testimonianze archeologiche del sottosuolo”. Giani ha ricordato che il prestigio di questa struttura deriva non solo dalla quantità di volumi, ma anche dal fatto che note famiglie della Toscana abbiano deciso di depositare i fondi di personaggi di rilievo come Mario Luzi o Oriana Fallaci.

“La biblioteca sarà il crogiolo dell’identità toscana. La Regione, proprio nel senso della sua identità forte e radicata – ha ribadito Giani – deve avere una biblioteca unica come fonte del dialogo e del rapporto con i cittadini, è il luogo dove questi possano sentirsi a casa”.
La struttura della biblioteca è stata raccontata da Chiaretta Silla, dirigente del Consiglio regionale. “In questi locali – ha detto Silla – sono riuniti tre grandi nuclei documentari: la biblioteca di documentazione giuridico legislativa”, che aveva sede in via Ricasoli (sede in affitto, ora dismessa); “la biblioteca dell’Identità toscana (BIT), unica nel suo genere che raccoglie documentazione su cultura, arte e storia del territorio toscano” ed è rivolta a tutti i cittadini e “tutto il patrimonio della biblioteca della Giunta”.

Gli utenti, in 600 metri quadrati di sale attrezzate con 34 sedute di lettura e 9 postazioni internet, possono consultare circa 160mila monografie, 200 abbonamenti periodici cartacei, 284 periodici e quotidiani on line e seguire 6 percorsi tematici. I percorsi saranno riconoscibili da diversi colori della segnaletica: verde, il percorso del diritto; bianco, il percorso della Toscana; giallo, il percorso Oriana Fallaci; viola, il percorso pari opportunità; blu, il percorso media e comunicazione; marrone, il percorso storico.

Fonte: Regione Toscana

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