Musica sotto l'albero

 

Partiamo dal semplice fatto che andar per negozi nel periodo di natale per far regali è una grandissima rottura di palle. Questo non vuole essere un attacco al consumismo natalizio, non fraintendetemi, non voglio nemmeno che venga interpretato come uno sminuire la festa in sé, è solo un dato oggettivo (per molti). Migliaia di persone accalcate negli stessi luoghi, gente che spintona per accaparrarsi quel capo d’abbigliamento piuttosto che quell’oggetto, non tralasciando la noia di dover decidere quale regalo appioppare a quell’amico o a quel parente che forse non apprezzerà; perché lo sappiamo che tanto non apprezzerà. Quindi facciamo così, quest’anno proviamo a pensare al regalo chi si addice alla persona che lo riceverà. Pensiamo al carattere, alle sfumature, al temperamento di colui che si beccherà il nostro pensiero. Ecco che la musica arriva in nostro soccorso, come spesso accade. Per augurarvi buon natale ho pensato che una lista degli album migliori del 2016 (a parer mio) avrebbe fatto al caso vostro, così avrete la possibilità di fare un regalo nelle corde di chi lo riceverà .

BlackStar (David Bowie) – Pubblicato l’8 gennaio 2016, per molti considerato l’album dell’addio, otto tracce di un intensità quasi fastidiosa. Il classico disco che ascoltato una sola volta rischia di lasciare sotto la pelle una sensazione mista di inquietudine e perplessità. Un capolavoro insomma! Una musica certo non semplice e orecchiabile, ma fatta con classe e maestria. Per persone attente, riflessive e malinconiche.

Post Pop Depression (Iggy Pop) – Pubblicato il 18 marzo 2016, diciasettesimo disco dell’iguana del rock. Un album che vede il ritorno di Iggy sulla scena mondiale dopo quattro anni di problemi personali, una celebrazione della sua musica e della sua carriera. Aiutato da amici (Queens Of The Ston Age, Eagle Of Death Metal e Arctic Monkeys) Iggy Pop ritorna a trattare le tematiche a lui più care, depressione, efuoria, dipendenza e società. Nove canzoni che scorrono velocissime tra “pop e depressione”. Per persone dinamiche, divertenti e sveglie.

Skeleton Tree (Nick Cave) – Arriva il 9 settembre 2016, è un concentrato di malinconia e tristezza. Sedicesimo lavoro per il poeta australiano che, come spesso è accaduto negli anni precedenti, incontra i The Bad Seeds per uno dei suoi album più difficili. Siamo di fronte ad un’artista che non ha certo bisogno di essere raccontato e spiegato, basta il nome Nick Cave. Certo è che la premessa in questo caso è necessaria. Un lungo stop, durato ben un anno e mezzo (chi conosce Cave sà che 550 giorni senza concerti e inediti è un tempo lunghissimo per l’australiano) dopo aver perso il giovane figlio per colpa di un tuffo estivo; questo è il filo conduttore del concept. Forse non il suo miglior lavoro, ma certamente composto con una sincerità disarmante e un’onestà unica. Per persone malinconiche, introverse e silenziose.

Folfiri e Folfox (Afterhours) – Uscito il 10 giugno 2016, sedicesimo album per gli Afterhours e ripeto la premessa del precedente. Considerata la band che più ha rappresentato il mondo Indipendente della musica Italiana, con alle spalle ben quindici album di inediti, migliaia di concerti in tutta Italia, quattro raccolte e due album live. Per il 2016 il gruppo di Milano, capitanato da Manuel Agnelli, si trova a confrontarsi con un drastico cambiamento, sia per la casa di produzione (scelta che li farà sbocciare nel panorama commerciale) che per dei lutti all’interno delle famiglie della band. Questo è l’incipit per il sedicesimo album, un disco pieno di riflessioni e colori, meno sperimentale rispetto al precedente “Padania” , più incisivo di altri (come nel caso di “I Milanesi ammazzano il sabato”) e senza dubbio molto tetro. Per persone lente, curiose e passionali.

Revolution Radio (Green Day) – sbatte la porta del negozio di dischi il 7 ottobre 2016, finalmente strozzano le chitarrone ancora dopo 28 anni. I Green Day tornano con il loro vecchio e sincero marchio di fabbrica, il Punk-Rock. Non ci sono altre parole per parlare di questo dodicesimo album, sono le stesse e piacevolissime canzoni inedite del gruppo di Berkeley. Incazzati, polemici, grintosi e presuntuosi, con aria di sfida Billie Joel Armstrong & Co affrontano le stesse tematiche di sempre, società, depressione, ribellione ed ingiustizie. Per persone ribelli, arrabbiate e festose.

Eutopia (Litfiba) – Arriva al grande pubblico l’11 novembre del 2016, viene considerato il capitolo della terza trilogia del potere del gruppo di Firenze, “Stato libero”, “Grande Nazione” e quest’ultimo “Eutopia”. Un album che consolida ancor di più la grinta ritrovata di una band che esiste dal 1984, un gruppo che ha subìto decine di cambiamenti ma che non ha mai perso la voglia di comunicare con sincerità e coerenza. Con Eutopia troverete pane per i vostri denti, alienazione, tematiche sociali e rabbia. Per persone grintose, arrabbiate e coraggiose.

Non sono gli album più belli del 2016, odio quelle classifiche utili solo a chi scrive per riempire uno spazio. Vi segnalo questi album solo per buttar li un regalo che possa far compagnia e che rispecchi anche la personalità di chi lo riceve. Naturalmente sto parlando di sei album che a me hanno fatto impazzire, ascoltateli e poi decidete. Se non vi convince l’idea musicale sappiate che il 2017 proporrà anche tantissimi concerti “da vedere obbligatoriamente”: Aerosmith , Radiohead, Sitem Of Down , Pearl Jam, Green Day , John Mayall , Kiss, Litfiba, Guns’n’Roses e tanti altri, un’altra (fottutamente)grande idea regalo.

Con questo vi auguro buone feste e state sù.

Gianni Cianci