Regolamento urbanistico, nella variante al centro rischio sismico e idrogeologico

Arianna Cecchini

Nell'ultima seduta dell'anno il Consiglio Comunale ha adottato la variante quinquennale al regolamento urbanistico. Un regolamento in cui è ben evidente l'attenzione dell'Amministrazione rispetto alla salvaguardia del rischio idrogeologico e alla riduzione del consumo di suolo. La variante ha preso avvio a fine 2014, è giunta oggi alla fase dell'adozione imbattendosi nel frattempo nella nuova Legge Regionale sull'urbanistica (L.R. 65/2014), che ha cambiato la filosofia del costruire in Toscana.
Queste le scelte politiche principali alla base del nuovo regolamento urbanistico.

In primo luogo un saldo positivo in termini di riduzione di consumo di suolo: rispetto alla destinazione residenziale sono state ridotte alcune lottizzazioni sia nel capoluogo che nella frazione, compensate in parte da aree di completamento, al fine di favorire l'avvio dell’edificabilità, in un momento in cui il settore dell'edilizia fatica ma in un territorio, quello capannolese, in cui il mercato immobiliare ha ancora interesse ed è vivace.

Particolare attenzione è stata rivolta ad un approfondito studio idraulico finalizzato ad individuare soluzioni sostenibili per salvaguardare il rischio idrogeologico che riguarda il paese di Capannoli e prevenire allagamenti e smottamenti in occasione delle copiose e improvvise piogge oramai sempre più frequenti.

Sono state individuate tre zone a monte della Via Volterrana per la realizzazione di vasche di regimazione tese a trattenere le acque meteoriche per alcune ore ed a rilasciarle gradualmente nelle ore successive, in modo da non aggravare la condotta fognaria.

Altro tema a cuore dell'Amministrazione Comunale è stato quello della prevenzione rispetto a fenomeni di sismicità. Il Comune, in questa occasione, si è dotato del MOPS – Microzonizzazione Omogeneea della Pericolosità Sismica, una carta della pericolosità sismica che pochi Comuni del nostro territorio hanno redatto e su cui il Comune di Capannoli ha deciso di investire pur non essendo obbligatoria.

Il tema in questo caso interessa principalmente la frazione di Santo Pietro Belvedere, che ha alcune zone critiche, interessate da una maggiore fragilità territoriale.
Ultima, non certo per importanza, l'attenzione rivolta al PABA - Piano Abbattimento Barriere Architettoniche.

Se finora il PABA era più una serie di linee di indirizzo che altro, con il nuovo regolamento urbanistico sarà un vero e proprio piano operativo che contempla sia l'accessibilità agli edifici pubblici sia la vivibilità delle aree urbane.

"Abbiamo scelto di dedicarci ad alcuni temi sensibili per il nostro territorio, in linea con il programma di mandato che stiamo portando avanti e che mette tra le priorità la salvaguardia dell'ambiente e del territorio" commenta la Sindaca.

"L'attenzione per esempio rispetto a soluzioni atte a salvaguardare il rischio idrogeologico è in linea con i molti interventi, già realizzati ed in corso, di potenziamento della rete fognaria. Anche la volontà di potenziare il Paba è in linea con i finanziamenti ottenuti sul bando regionale per l'abbattimento delle barriere architettoniche", prosegue Cecchini.

Fonte: Comune di Capannoli

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