Pronto soccorso, piano straordinario dell'Asl Centro

Un piano straordinario per fronteggiare l’emergenza nei 9 Pronto Soccorsi dell’AUSL Toscana Centro è stato deciso questa mattina in un incontro tra la Direzione Aziendale, le Direzioni dei Presidi Ospedalieri e i Capi Dipartimento. Hanno partecipato anche i rappresentanti della rete territoriale. Da oggi, per i prossimi due mesi saranno messe in campo azioni strategiche di riorganizzazione e di supporto per migliorare ulteriormente la gestione degli accessi ai Pronto Soccorsi e le disponibilità di ricovero all’interno dei singoli Presidi Ospedalieri.

L’incremento di personale, la disponibilità di posti letto per patologie mediche nell’area chirurgica fino in prospettiva al potenziamento dell’assistenza infermieristica territoriale, sono questi i principali interventi decisi e che saranno costantemente monitorati per verificare la loro effettiva efficacia e valutare, se necessario ulteriori misure di intervento.

Sarà ulteriormente ricercata una armonizzazione fra le attività dei servizi ai reparti e pronto soccorsi.

Aumento del personale. E’ prevista l’ingresso in servizio di nuovi medici destinati ai Pronto Soccorsi per garantire il turnover. Per il personale infermieristico e per l’operatori socio sanitari l’obiettivo è quello di mantenere l’attuale dotazione organica. Sarà sostituito il personale che risulterà improvvisamente assente (malattia, infortunio, ecc..). In questo periodo di criticità l’incremento di personale è deciso sulla base dei bisogni di ricovero nei singoli reparti (con procedure di ingresso in servizio previsti in tempi al massimo di 5 giorni).

Posti letto. Riorganizzazione e trasformazione dei posti letto ospedalieri per aumentare la capacità di ricovero. In totale si rendono disponibili 164 posti letto in area medica in tutta la rete ospedaliera. Dal momento che è aumentata la complessità clinica dei pazienti che si sono rivolti in questi giorni ai Pronto Soccorsi e per mettere a disposizione un maggior numero di posti letto di pertinenza medica; l’attività chirurgica programmata è temporaneamente ridotta in tutti gli ospedali. Sono garantite le urgenze chirurgiche e gli interventi oncologici e maggiori.

S. Giuseppe – Empoli: in questo presidio è prevista la conversione di 14 posti letto chirurgici per l’area medica.
Santo Stefano Prato: qui diventa ancora più forte la riorganizzazione dei posti letto, fino a 47 posti letto di area medica ricavati dal settore chirurgico.
Torregalli: all’attuale disponibilità si aggiungono ulteriori 14 posti letto per l’area medica
Santa Maria Nuova: sono destinati 10 posti letto per l’area medica e 5 per le urgenze chirurgiche.
Santa Maria Annunziata: sono 10 in più i posti letto a disposizione per patologie mediche
S. Jacopo - Pistoia: in questo presidio la disponibilità di posti letto per l’area medica è in questo presidio si potrà arrivare fino a 50 poti letti di area chirurgica assegnati al area medica, sempre temporanee.
S.S. Cosma e Damiano: a Pescia i posti letto aggiuntivi di area medica sono 6.
Borgo San Lorenzo: anche qui aumenta la disponibilità dei letti di area medica di 13 unità

Il piano di rinforzo messo in campo, si allinea con quanto disposto nei giorni scorsi dall’Assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi che aveva invitato i Direttori Generali a fronteggiare la situazione attuale attraverso interventi straordinari e tra questi il reperimento di posti letto a supporto del Pronto Soccorso .
L’Azienda Sanitaria USL Toscana Centro ha proposto ulteriori provvedimenti utili al superamento di questa fase di criticità registrata soprattutto in quest’ultimo periodo festivo.

Per il 2017 sono inoltre confermate tutte le azioni per il potenziamento della rete assistenziale territoriale:
-          Incremento di posti letto extraospedalieri per lungodengenze e per cure intermedie
-          Apertura di nuove Case della salute
-          Attivazione dell’infermiere di famiglia, fino a 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 (da lunedì alla domenica) per gli interventi previsti nei i piani assistenziali individuali concordati con i medici di medicina generale
-          Coinvolgimento delle strutture private e dell’associazionismo no-profit anche per gestire le attività diagnostiche e di ricovero a supporto dell’ospedale e del territorio.

L’Azienda Sanitaria rivolge un invito ai medici che svolgono attività primaria, ai medici di continuità assistenziale, ai medici del 118 ed a coloro che gestiscono le RSA a tenere presente nella loro attività il momento di criticità registrato che necessita dell’apporto complessivo dell’intero Sistema Sanitario.

Fonte: Ufficio Stampa Asl Area Vasta Centro

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