"Alla luce del gravissimo episodio avvenuto la sera scorsa in pieno centro, sulla centralissima piazza di Castelfiorentino, come rappresentante di una forza Civica e in collaborazione con il Consigliere Carlo Andrea Zini che in Consiglio Comunale ci rappresenta, mi sono doverose alcune precisazioni.
Il livello di guardia è stato superato da un pezzo, evidentemente anche lavorare all'interno di luoghi pubblici è diventato molto pericoloso sia per il gestore sia per la clientela.
Siamo arrivati a "personaggi" non meglio identificati che girano armati e frequentano luoghi ricreativi simbolo, fino a poco tempo fa ritenuti "del popolo", gestiti da tesserati, da volontari, punto di aggregazione di una ben definita cultura politica.
Mi rivolgo pertanto al Sindaco di Castelfiorentino, non ad Alessio Falorni, ma al Sindaco inteso come istituzione, come Primo Cittadino, come privilegiato dai voti dei suoi concittadini, chiedendogli pubblicamente di intervenire, come Suo dovere, in ogni modo possibile per arginare, limitare e ostacolare questa situazione di estrema insicurezza divenuta oramai insostenibile.
Non è assolutamente accettabile, come cittadini, che per le nostre strade e nei nostri luoghi pubblici circolino persone armate senza averne titolo legittimo.
In tal senso appoggeremo, anche in Consiglio Comunale, qualsiasi iniziativa e provvedimento indirizzato a rafforzare interventi sulla sicurezza sollecitando, se necessario, anche la Prefettura e rafforzando controlli di identità tramite il potenziamento razionale delle forze dell'ordine di cui il Sindaco stesso ne è portavoce.
Auspico che il Sindaco possa riferire quanto prima in Consiglio Comunale, organo di dibattito pubblico istituzionale quali siano le misure che intende mettere in atto.
I soliti discorsi di convenienza non ci interessano, come non ci interessano dichiarazioni che tendano a sminuire la situazione o a ricondurre il tutto ad un episodio occasionale.
Un ringraziamento alle forze dell'ordine che si trovano sempre più frequentemente ad operare in condizioni di pericolo con sempre meno mezzi e personale a disposizione.
Susi Giglioli, presidente associazione civica 'Insieme per Cambiare'
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