"Mercurio nei fumi degli inceneritori toscani"; la denuncia del M5S

Giacomo Giannarelli

Sarà discussa nel prossimo Consiglio Regionale la mozione del Movimento 5 Stelle sul caso mercurio nei fumi di scarico degli impianti di incenerimento toscani.

“Una recente indagine de Il Fatto Quotidiano ha rivelato che la maggior parte degli inceneritori italiani, inclusi i cinque attivi in Toscana, non hanno sistemi di rilevazione del mercurio – un metallo altamente tossico – nel prodotto avviato a combustione. Con una differenziata media del 46% purtroppo la Toscana avvia ogni anno 285mila tonnellate di materiali, soprattutto, ai suoi bruciatori. Sapere che manca un sistema di monitoraggio per evitare di mandare in fumo batterie, pile a bottone di orologi o neon col mercurio determina un serio problema potenziale di salute pubblica e l’ennesimo caso di mal governo PD sulla nostra pelle” commenta Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio e primo firmatario dell’atto.

“Basti pensare che manca addirittura una normativa chiara che imponga la verifica del mercurio sui fumi di scarico degli inceneritori. Che sia disattenzione colpevole o bisogno di evitare problemi agli amici gestori ogni minuto che passa mettiamo a rischio la salute dei toscani” prosegue il Cinque Stelle.

“E' necessario avviare un immediato monitoraggio sulla presenza o meno di sistemi di rilevazione e abbattimento del mercurio in entrata e uscita dagli inceneritori toscani, sebbene l'unica soluzione definitiva rimane la progressiva chiusura di questi impianti obsolescenti, trasformando i siti in impianti di recupero materia a freddo senza bruciatori ed estendendo la raccolta porta a porta a tutta la toscana” conclude Giannarelli.

Fonte: Area Comunicazione M5S - Regione Toscana

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