Liceo 'Marconi' a Fontevivo, Ferraro (IDEA): "Un altro megaprogetto, non siamo sereni"

Il palasport 'Carismi' al Fontevivo di San Miniato

"L’Amministrazione comunale di San Miniato ha in programma l’acquisto del palazzetto dello sport della Cassa di Risparmio in Via Fontevivo ed il terreno circostante, con l’obiettivo di far sorgere un non meglio precisato polo scolastico, restando  al momento sconosciute le scuole che dovrebbero ivi trovare collocamento. L’operazione  di acquisto del terreno e dell’immobile sembra costerà alle casse comunali circa seicentomila euro. Poi verranno i costi per la edificazione delle strutture, e quindi milioni e milioni di euro a carico delle casse pubbliche.

Il mega progetto se realizzato  - il dubbio in questo caso e in questo Comune è più che legittimo – comporterà una radicale trasformazione  della edilizia scolastica e non,  oltreché ingenti oneri a carico della collettività.

Le esperienze pregresse non ci lasciano sereni. San Miniato in passato e a più riprese ha visto la nascita di importanti progetti.  Pochi di essi però sono giunti a conclusione.    Prima di aprire un altro costoso  capitolo di opere pubbliche da costruire il Comune dovrebbe chiudere quei progetti che da anni sono rimasti irrealizzati, vagando nel limbo della dimenticanza e dell’incuria.

Prima di avviare un altro megaprogetto sarebbe opportuno conoscere a che punto è la  controversia in atto con il Consorzio Etruria a seguito del famigerato contratto di project financing che ha pesantemente minato le risorse e la credibilità del Comune. Magari non guasterebbe  neppure conoscere a che punto è l’indagine giudiziaria avviata su tale argomento ben due anni fa  di cui sembra essersi  persa ogni traccia.

Altra pratica sospesa è quella della costruzione della Farmacia comunale, complessa operazione per la quale il Comune ha pagato oltre un milione di euro al Consorzio Etruria senza ricevere niente in cambio.  Dopo cinque anni la farmacia non c’è e il Comune è invischiato in una controversia giudiziaria con il costruttore e con Unipol che non vuole pagare la fidejussione di oltre un milione di euro che garantiva l’operazione.

Il Comune prima di varare un altro grande progetto faccia il punto sulle opere incompiute,  anche perché non sarà indifferente per le casse comunali conoscere se dalla controversie in atto con il Consorzio Etruria e Unipol sarà possibile ottenere risarcimenti in favore del Comune".

Roberto Ferraro, responsabile comprensorio del cuoio IDEA

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