Consiglio regionale, salute e Treno della Memoria tra i temi affrontati

lelio lagorio
Lelio Lagorio e Sandro Pertini (foto leliolagorio.it)

Un breve ricordo di Lelio Lagorio, scomparso il 7 gennaio, ha aperto i lavori del Consiglio regionale della Toscana. “Lagorio è stato non solo il primo presidente della Regione, protagonista della preparazione dell’Ente, ma soprattutto una personalità di rilievo a partire dagli anni del dopoguerra, in un percorso che lo ha visto impegnato per la comunità fiorentina e nazionale”. Così il presidente dell’Assemblea, Eugenio Giani, ricordando le tappe di una vita impegnata nelle istituzioni e nello studio: presidente della Regione, sindaco di Firenze, deputato e Ministro in vari governi, parlamentare europeo, riformista attento ai valori, scrittore. “Lagorio è stato una figura particolarmente importante e di rilievo, signorile e autorevole tanto da aggiudicarsi il soprannome di ‘Granduca’ – ha sottolineato Giani – e riconoscendo quanto abbia contribuito a caratterizzare la nostra Istituzione, lo ricorderemo come Consiglio regionale a trenta giorni della scomparsa”, ha concluso il presidente, dando appuntamento in Auditorium nella prima decade di febbraio. L’aula ha quindi osservato un minuto di silenzio.

Treno della Memoria: Giani, De Robertis e Vescovi nei luoghi dell’orrore nazista

Sul Treno della Memoria, con gli studenti diretti nei luoghi dell’orrore nazista, viaggeranno quest’anno in rappresentanza del Consiglio Eugenio Giani, la vicepresidente De Robertis e il capogruppo della Lega Nord, Manuel Vescovi. A darne notizia lo stesso Giani, nelle comunicazioni in apertura di seduta, puntualizzando che la decisione è stata assunta nella conferenza di programmazione assieme ai capogruppo in Consiglio regionale.

Giani ha poi confermato la tradizionale seduta solenne, che si terrà venerdì 27 gennaio alle 11 in Consiglio regionale. Gli interventi esterni saranno affidati al presidente della comunità ebraica di Firenze e al presidente dell’Istituto Storico della Resistenza.

La seduta del Consiglio regionale

Al centro della seduta le linee generali di indirizzo per la redazione del Piano di prevenzione della corruzione per il triennio 2017-19, e l'adozione del bilancio di esercizio 2015 di Ente Terre regionali toscane. Tra gli argomenti oggetto di interrogazioni il "Progetto speciale cave di Arpat e Regione Toscana"; la valorizzazione e salvaguardia delle attività rurali in via di cessazione; le azioni regionali finalizzate al rispetto della direttiva quadro sulle acque. Previsto anche un pacchetto di interrogazioni sulla sanità, che spaziano dai tempi di risposta dei referti agli esami istologici ai disservizi di oncoematologia toscana, dai progetti di ricerca sulle cellule staminali alla sanità elbana, passando dall'errore trasfusionale in anestesia e rianimazione dell'Aou pisana.

Molte le mozioni iscritte agli atti, tra cui quelle sulla solidarietà all'artificiere Mario Vece ferito a Firenze nella notte di Capodanno, e quelle sul commercio sulle aree pubbliche. Tra gli altri argomenti: autostrada tirrenica, agenzia regionale per la protezione ambientale, sicurezza per gli operai del comparto del marmo, opportunità di aprire un centro di identificazione ed espulsione in Toscana, ampliamento della terza corsia del tratto autostradale Firenze-Pistoia. Infine anche una proposta di risoluzione sul ruolo della Regione per lo sviluppo dell'Amiata.

Ente terre regionali: saldo attivo per il bilancio 2015

Saldo attivo di 99mila euro per il bilancio di esercizio 2015 di Ente Terre regionali toscane, con atto approvato a maggioranza dal Consiglio regionale.
L’Ente gestisce la banca della terra, come strumento per favorire l’accesso dell’imprenditoria privata e dei giovani agricoltori ai terreni agricoli e forestali. Tra le sue funzioni, promuove e attua interventi di gestione forestale sostenibile e di sviluppo dell’economia verde sul territorio della regione e approva indirizzi operativi per la gestione dei beni del patrimonio agricolo forestale con progetti di valorizzazione. Inoltre, verifica la conformità dei piani di gestione dei complessi agricoli forestali adottati dagli enti gestori, ne coordina l’attuazione e gestisce le aziende agricole di sua proprietà (o della Regione assegnategli in gestione).

Nel corso del dibattito Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra), annunciando l’astensione del proprio gruppo, ha espresso qualche dubbio in merito alla gestione della banca della terra, con l’ente che si è limitato ad assegnare terreni di provenienza pubblica, e invitato a riflettere sui costi stipendiali, in primis quello del direttore generale. Astensione anche per il gruppo Movimento 5 Stelle, come annunciato da Irene Galletti, che ha parlato di bilancio “anomalo e scarno sulle attività principali”. Anche da parte della consigliera non è mancata una annotazione sugli stipendi: “metà dei contributi della Regione va a coprire tale voce”; e un invito a sviluppare la promozione del turismo verde e sostenibile.

Il presidente Gianni Anselmi (Pd), ricordando l’attenzione della Giunta regionale sulla funzione dell’ente per la banca della terra e il censimento dei terreni, ha assicurato il contributo della commissione competente, soffermandosi sulla ancora non pronunciata collaborazione dei privati e sullo scarso afflusso dei dati dei Comuni sui terreni incolti.

Salute: sì all’implementazione dell’attività fisica adattata

Approvata all’unanimità dal Consiglio regionale una mozione “in merito all’implementazione dell’attività fisica adattata sul territorio regionale”. L’attività fisica adattata è un programma calibrato per specifiche condizioni di salute, riguarda soprattutto le persone adulte e anziane, che presentano condizioni dolorose ricorrenti o riduzione delle capacità funzionali da malattie pregresse. La mozione, a firma dei consiglieri del Pd Enrico Sostegni, Stefano Scaramelli, Nicola Ciolini, Fiammetta Capirossi, Gianni Anselmi, Lucia De Robertis, impegna la Giunta a raggiungere standard omogenei a livello regionale e territoriale prevedendo azioni di monitoraggio e controllo da parte di Asl e Sds/Zone; a prevedere una maggiore interazione tra i programmi di riabilitazione erogati dal servizio sanitario regionale con i programmi di attività fisica adattata; a prevedere una specifica attività di monitoraggio sugli effetti di questo tipo di attività, sia in termini socio sanitari che di ricadute economiche.

Come ha spiegato Enrico Sostegni che ha illustrato l’atto all’aula, “l’attività fisica adattata rappresenta una pratica diffusa in Toscana, praticata ormai da 30 mila persone”. Una pratica importante, da rilanciare con la prossima programmazione.
Paolo Sarti (Sì – Toscana a Sinistra) ha annunciato voto favorevole sottolineando come “questo sia un piccolo assaggio di ciò che vuol dire potenziare il territorio”.

Andrea Quartini (M5S) ha annunciato voto favorevole ribadendo l’importanza “di fare sensibilizzazione su questa pratica e risolvere le disomogeneità presenti tra varie aree regionali”.

Attività Fisica Adattata, Sostegni (Pd) “Implementarla sul territorio regionale”

Implementare sul territorio regionale l’attività fisica rivolta agli over 65, la cosiddetta Attività Fisica Adattata (AFA), destinata in particolare alle persone che presentano condizioni dolorose ricorrenti e una riduzione delle capacità funzionali da malattie pregresse.

Lo chiede la mozione di cui il primo firmatario è il consigliere Enrico Sostegni (Pd) e che è appena stata approvata all’unanimità dall’assemblea regionale. Nell’atto, sottoscritto anche da Stefano Scaramelli, Nicola Ciolini, Fiammetta Capirossi, Gianni Anselmi e Lucia De Robertis si impegna la Giunta a dare piena attuazione agli obiettivi e alle finalità previsti all’interno del Piano Sanitario e Sociale integrato che mira a garantire un ulteriore implemento dell’Afa, aggiornando le diposizioni emanate dalla giunta.

“La nostra Regione – ha detto Enrico Sostegni intervenendo stamani in aula-, già dal 2005 si è adoperata, prima fra tutte, attivando programmi specifici per favorire l’accesso a questo tipo di attività motoria. Nel solo 2015, hanno svolto attività fisica adattata quasi 30mila toscani frequentando circa duemila corsi, anche se la promozione territoriale non è omogenea fra le varie AUSL. Abbiamo sempre creduto che i percorsi AFA siano importanti e rappresentino una fondamentale strategia di contrasto alla disabilità che deriva dalla malattia cronica e contribuisca a promuovere corretti stili di vita per gli anziani fragili”. E Sostegni precisa quali sono le azioni orientate con cui la mozione impegna la giunta per il raggiungimento di standard omogenei a livello regionale e territoriale.

“Prevediamo – spiega il consigliere Enrico Sostegni - azioni di monitoraggio e controllo da parte delle aziende USL, azioni di coordinamento e promozione da parte delle Società della Salute visto l’importante impatto sulla salute e sul benessere dei cittadini svolto dall’AFA. E’ anche importante – prosegue Sostegni - pensare anche agli effetti dell’attività fisica adattata. Per questo è necessario verificare con monitoraggi ad hoc sia i risultati di questa attività in termini socio sanitari, sia in termini di ricadute economiche sul sistema sanitario regionale”.

Tirrenica, Marras e Baccelli (PD): “No a provocazioni politiche che riducono il dibattito al sì o no all’autostrada. Formuliamo osservazioni nel merito per rendere accettabile un progetto che così non va”

“Quello di stamani in aula sembrava più un dibattito ideologico sul sì o no all’autostrada che un confronto sul merito del progetto presentato da Sat, per questo il gruppo del Partito Democratico ha votato contrario alla mozione presentata da Sì Toscana – spiega Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana –. Abbiamo detto no ad una provocazione politica, perché il nostro obiettivo è portare avanti un percorso costruttivo che porti la IV commissione consiliare ad elaborare un contributo conoscitivo a sostegno del lavoro della Giunta regionale. Personalmente, come unico rappresentate del territorio in Consiglio regionale, ho presentato al presidente Baccelli un documento, condiviso con i rappresentanti del Pd dei comuni interessati dal tracciato, che analizza il progetto presentato da Sat individuandone le criticità, ma anche proponendo modifiche che possano migliorarlo”.

“Il percorso di ascolto in IV commissione rende evidente l’importanza del tema Tirrenica per la nostra regione – prosegue Stefano Baccelli, consigliere regionale PD e presidente commissione Ambiente e infrastrutture –, partendo dalla proposta del Partito Democratico abbiamo audito prima Sat, poi i sindaci del territorio e il commissario governativo, proseguiremo con altri soggetti interessati. L’obiettivo è quello di dare un contributo fondamentale all’indirizzo della Regione, ascoltando e approfondendo ogni aspetto”.

“Confermiamo, dunque, la nostra posizione, chiara, a favore della realizzazione dell’infrastruttura, ma non a tutti i costi – concludono i due consiglieri PD –. Auspichiamo che la Regione esprima parere favorevole al progetto di Sat inserendo condizioni stringenti di modifica. Siamo convinti che una volta integrato con le variazioni indicate, questo sia il progetto migliore per il territorio, dal punto di vista ambientale e logistico”.

Autorità portuale, ricorso Regione, Baccelli: “Decisione giusta, piena condivisione”

“Importante da parte della Regione aver preso una posizione forte e decisa sulla questione, con una decisione giusta che condivido in pieno”. Così Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd e presidente Quarta commissione, interviene apprezzando la decisione della Giunta regionale di fare ricorso alla Corte Costituzionale contro la decisione del Governo di impugnare le disposizioni per il potenziamento dell’Autorità portuale regionale. “Un contenzioso che riguarda la dotazione organica dell’ente, non il suo ruolo o le sue competenze, ma che ne mette a rischio la possibilità di inserire le figure necessarie al potenziamento. – spiega Baccelli – Proprio il potenziamento delle competenze e delle funzioni dell’Autorità portuale è stato al centro di un atto legislativo di cui mi sono fatto promotore e che prevede la possibilità di assumere nuovo personale, appunto per poter svolgere queste funzioni. Non si tratta affatto di una sorta di escamotage per ovviare ai vincoli sulle assunzioni previsti dalla legge dello Stato, come il ricorso del governo sembra suggerire, ma di una necessità vera per rendere efficace la riforma dell'Autorità portuale come l'abbiamo delineata. Per questo sono convinto che la Regione debba andare avanti e insistere, abbiamo avviato un percorso giusto e necessario di riforma dell’ente che auspico venga portato fino in fondo, perché solo così possiamo garantire un’efficace gestione e pianificazione delle aree portuali”.

Autostrada tirrenica: respinta mozione che chiedeva di non approvare progetto definitivo

Respinta dall’aula una mozione, presentata da Tommaso Fattori e Paolo Sarti (sì – Toscana a Sinistra) che invitava la Giunta regionale a “esprimere parere contrario al procedimento di approvazione del progetto definitivo con valutazione d’impatto ambientale, formazione dell’intesa Stato-Regione in merito alla localizzazione dell’opera e dichiarazione di pubblica utilità”. L’atto è stato respinto con 21 voti contrari e 15 voti favorevoli.

Illustrando la mozione, Fattori ha spiegato di essere “contrario a una proposta antimoderna, che ripropone nel 2017 un progetto nato negli anni ‘60, quando per modernità si intende usare le autostrade del mare, più veloci ed economiche, o il trasporto su ferro”. Tuttavia la mozione “si limita a chiedere parere contrario solo sullo specifico progetto definitivo, su cui sono contrari anche i sindaci del territorio, che prevede un pedaggio salasso e complanari assenti o, quando ci sono, pericolose”.

Giacomo Giannarelli (M5S) ha annunciato voto favorevole, spiegando “di sentirsi imbarazzato a parlare di un progetto vecchio di 53 anni. Sicuramente è necessario un intervento infrastrutturale, ma non questo, contro il quale si sono schierati anche tutti i sindaci del Pd”.

Stefano Mugnai (Fi) ha spiegato “di essere convinto che le infrastrutture servono, ma se fatte bene. Questa non lo è e sarebbe controproducente farla calare dall’alto”. Per questo ha annunciato voto favorevole.

Voto favorevole anche da parte di Giovanni Donzelli (Fdi), secondo il quale “questo progetto è sbagliato, l’autostrada è pericolosa e non consente fruibilità ambientale, anzi isola la Maremma ancora di più invece di renderla accessibile”.

Secondo Marco Casucci (Lega nord), che ha annunciato il sì del suo gruppo, “siamo favorevoli alle grandi opere ma ascoltando il territorio, che è contrario in maniera compatta. La cosa più grave è che si possono arrecare danni alle imprese della Maremma”.

Leonardo Marras (Pd) ha spiegato che “in un territorio già penalizzato e in cui esiste solo il trasporto su gomma, se si vogliono infrastrutture non si può dire no all’autostrada”. “Noi siamo per il corridoio tirrenico ma per farlo bene – ha proseguito – e va sottolineato che il progetto di riqualificazione dell’Aurelia dell’Anas del 2001 è molto simile a questo. Il problema è che l’unico modo di realizzare questa infrastruttura è l’autostrada, e questo significa pagare un pedaggio: ma, dato che non ci sono alternative per il territorio, bisogna prevedere un’esenzione”. Marras ha chiesto di completare il percorso di confronto intrapreso in Commissione, mentre la questione oggi “si pone, con questa mozione, con un sì o no rigido che fa fare un passo indietro”.

“Ho l’impressione – ha invece detto Stefano Baccelli (Pd) – che o questo progetto definitivo viene sottoposto a modifiche sostanziali, oppure quest’opera non si realizzerà”.

L’assessore ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli, infine, ha ricordato che “questo progetto è simile a quello del 2001, certo prevede il pedaggio perché senza oggi realizzare un’infrastruttura di queste dimensioni è insostenibile”. E che “nel 2013 la Giunta ha scelto questo tracciato perché migliore fra i vari presi in considerazione, è quello meno impattante”. E ha annunciato che ieri la Giunta regionale ha dato indicazioni per la prossima conferenza dei servizi, ha chiesto integrazioni e ha trasmetsso il parere dei sindaci al Ministero.

Artificiere ferito: sì al contributo di solidarietà regionale

Approvata a maggioranza una mozione che impegna la Giunta regionale “ad adoperarsi affinché alla prossima variazione di bilancio venga esteso un contributo di solidarietà all’artificiere della Polizia di Stato Mario Vece, finalizzato alla copertura delle spese mediche e post operatorie”. L’agente è stato ferito a Firenze il 1 gennaio scorso mentre tentava di disinnescare un pacco bomba rinvenuto davanti a una libreria. L’atto, firmato da Giovanni Donzelli (Fdi) e da Enrico Cantone (M5S), è stato approvato con il voto favorevole di tutti i gruppi tranne Sì - Toscana a Sinistra, che si è astenuto.

Come ha ricordato anche il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, che ha annunciato voto favorevole e ha espresso solidarietà all’agente, nello scorso settembre il Consiglio aveva già approvato un emendamento finalizzato allo stanziamento di un contributo “puntuale e biennale” a favore del carabiniere Giuseppe Giangrande, ferito in servizio, e di Gianmichele Gangale, accoltellato durante una rapina.
Giovanni Donzelli (Fdi) ha motivato la richiesta di estendere il contributo anche a Vece “perché è importante che la Regione Toscana sia presente a fronte di un atto così grave, a prescindere dal livello di assistenza sanitaria garantita”.
Anche secondo Enrico Cantone (M5S) “è importante dare un segnale forte e tutto l’appoggio possibile alle forze dell’ordine perché possano lavorare con dignità”.

Paolo Sarti (Sì – Toscana a sinistra) ha spiegato invece di nutrire molti dubbi su una vicenda “nebbiosa” e ha dunque annunciato il voto di astensione. Sarti ha infatti ricordato che “Vece ha subito una condanna per aver commesso un reato gravissimo, quello di aver picchiato quattro ragazzini all’uscita da una discoteca, e avere anche, oltre ad usare violenza, falsificato il verbale”. Dunque, secondo Sarti “non avrebbe dovuto essere più in servizio nelle forze dell’ordine”.  Per Manuel Vescovi (Lega nord) “si tratta di un aiuto dato a un poliziotto ferito nell’esercizio delle sue funzioni, non è giusto negarlo dando valutazioni sul suo passato”. Anche per Leonardo Marras (Pd) “non si tratta di un premio alla persona, ma solo di un aiuto, come a Giangrande e a Gangale, per sostenere spese mediche e di riabilitazione”.

Bolkestein: tutti i Comuni devono allinearsi a proroga due anni, passa mozione Stella-Donzelli

Direttiva Bolkestein: i Comuni toscani dovranno allinearsi alla proroga prevista dal Governo sulle concessioni per l’esercizio del commercio in aree pubbliche. Ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2018 per la stesura dei bandi. Passa a larga maggioranza una mozione a firma Marco Stella (Forza Italia) e Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia), dopo l’accoglimento di emendamenti del Partito democratico. Voto contrario del Movimento 5 stelle, che sulla questione ha presentato una propria mozione, respinta dall’Aula.

L’atto votato impegna la Giunta regionale “di concerto con Anci” ad attivare “tutte le procedure necessarie, affinché i Comuni si allineino in maniera uniforme” alla scadenza prevista dal decreto, per il quale si attende la conversione in legge, per quanto riguarda “la stesura dei bandi relativi alle concessioni per l’esercizio del commercio in aree pubbliche”.

La mozione specifica come devono comportarsi i singoli Comuni a seconda del livello di attuazione delle procedure che hanno raggiunto. La Giunta è impegnata, secondo l’emendamento Pd, ad attivarsi, “fornendo ogni possibile supporto e indirizzo” affinché: “le amministrazioni che sono in fase di definizione e approvazione del piano e del regolamento comunale o in fase di ricognizione dei posteggi esistenti in prospettiva di un processo di razionalizzazione e adeguamento, portino a completamento tale iter”; le amministrazioni che avevano già provveduto a pubblicare i bandi e i termini per la presentazione delle domande “procedano con la fase istruttoria, ma non all’assegnazione fintanto che non saranno chiariti i termini”; le amministrazioni che avevano già approvato e pubblicato i bandi, con relativa apertura dei termini di presentazione delle domande, “completino tali fasi” con il suggerimento di prolungare i termini non ancora scaduti; le amministrazioni che non hanno provveduto all’approvazione “possano auspicabilmente attendere la conversione del decreto legge”.

“Adesso occorre utilizzare il tempo che il decreto legge concede con questa proroga, per elaborare un testo di legge che escluda dalla direttiva Bolkestein il commercio su area pubblica e gli stabilimenti balneari, vera risorsa economica per il nostro Paese”, ha commentato Marco Stella. “Le attività economiche non possono continuare ad operare in un quadro di incertezza legislativa che non consente loro di programmare in maniera serena il futuro delle attività stesse e delle migliaia di famiglie che ci lavorano. La Toscana – osserva ancora il vicepresidente del Consiglio regionale – è la regione del centro-nord con la più elevata densità di esercizi ambulanti rispetto alla popolazione residente: un giro d’affari di oltre un miliardo di euro, 14.000 esercizi, 650 mercati, 1.720 fiere, con diverse migliaia di addetti. Un mondo che crea ricchezza e occupazione, ma che rischia di essere travolto dalla direttiva europea Bolkestein. Siamo categoricamente contrari a rimettere a bando tutte le concessioni, con la prospettiva che fondi di investimento e multinazionali arrivino a Firenze e in Toscana ad accaparrarsi banchi e chioschi”. “Il Governo di centrosinistra ha fatto un buon lavoro su questo tema con il decreto milleproroghe. Per la prima volta mi trovo nell’imbarazzo politico di doverlo ammettere. È una occasione da non perdere, che non tutti i Comuni hanno ancora ben capito”, ha dichiarato l’altro firmatario, Giovanni Donzelli.

Secondo i dati dell’osservatorio nazionale sul commercio del Ministero dello sviluppo economico, si legge nel testo della mozione, sono presenti in Toscana poco più di 14mila attività di commercio su aree pubbliche, “così suddivise per settore merceologico: mille e 939 alimentari, 2mila 33 abbigliamento, tessuti e calzature, 4mila 412 abbigliamento e tessuti, 551 calzature e pelletterie, 4mila 261 altri articoli, 448 mobili e articoli di uso domestico, 371 di settore non specificato”. Le province con la maggiori presenze sono Firenze (3mila 241) e Pisa (2mila 332), seguono Livorno (mille e 922), Lucca (mille e 335), Massa Carrara (mille e 326), Pistoia (mille e 145), Prato (830), Arezzo (829), Grosseto (684) e Siena (371)”. Una applicazione difforme da Comune a Comune “produrrebbe assoluta confusione nel settore”.
L’assessore Stefano Ciuoffo ha confermato in Aula che la Giunta regionale sta maturando “la stessa riflessione” e oggi pomeriggio porterà la questione in conferenza Stato-Regioni, “per cercare di allineare le Regioni in maniera uniforme”.

La mozione del Movimento 5 stelle respinta dall’Aula tendeva alla “sospensione da parte delle amministrazione comunali dei bandi pubblicati e delle procedure relative al rilascio/rinnovo dei posteggi per l’esercizio del commercio al dettaglio su area pubblica alla luce del Decreto Legge n. 244 ‘Milleproroghe’ del 30 dicembre 2016”.

Ripristino e nuova gestione porte Vinciane, Gazzetti (Pd): “Svolta importante che apre fase nuova ”

Il ripristino delle porte Vinciane  e l’affidamento della gestione alla’authorithy regionale è una novità importante che chiude in maniera positiva un iter che abbiamo seguito in Consiglio fin dall’inizio. Nei prossimi giorni la Società Navicelli, attuale gestore del sistema di sbarramento che separa la Darsena Toscana del porto di Livorno dallo Scolmatore, rimuoverà le porte  e le metterà in funzione. Una volta ripristinate la gestione passerà all’Autorità Portuale Regionale. “E’ una svolta importante – commenta il consigliere regionale del Pd Francesco  Gazzetti- , che attendevamo. Ancora una volta dalle parole si passa ai fatti  e all’operatività. Dall’inizio del 2016 abbiamo seguito passo dopo passo tutta la vicenda,  prima in commissione, poi in Consiglio in nome dell’impegno assunto con le livornesi e i livornesi, di prendere decisioni e provvedimenti concreti e fattivi. “Con oggi si apre una nuova fase di gestione che vede la Regione al lavoro insieme  all’Autorità portale di Livorno. Continueremo naturalmente ad essere presenti su tutta la questione che sta procedendo nel migliore dei modi”

Treno della Memoria: le tappe del viaggio di Giani, De Robertis, Vescovi e Fattori
Il presidente del Consiglio, Eugenio Giani, la vicepresidente Lucia De Robertis, il capogruppo della Lega, Manuel Vescovi e di Sì – Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, viaggeranno sul Treno della Memoria con gli studenti diretti nei luoghi dell’orrore nazista. La partenza è fissata per lunedì 23 gennaio alle 12, dal binario 16 della stazione di Santa Maria Novella a Firenze. Prima tappa Oświęcim (Auschwitz), Polonia. L’arrivo alla stazione di Oświęcim è previsto alle 7,30 circa della mattina successiva, il 24 gennaio; da lì il trasferimento all’ex campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz – Birkenau. In programma anche incontri a Cracovia con i testimoni sopravvissuti ai lager Andra e Tatiana Bucci, Marcello Martini, Vera Michelin Salomon e Gilberto Salmoni.
Il giorno successivo visita al campo di Auschwitz e nel pomeriggio, a Cracovia, l’iniziativa “Gli studenti dialogano con i testimoni”. Il 26 gennaio la partenza per il rientro a Firenze.
Venerdì 27 gennaio alle 11, in Consiglio regionale, si terrà la tradizionale seduta solenne.

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