Emergenza nei pronto soccorso, i Cobas: "Ancora incertezze sul territorio"

Il 13 gennaio 2017 i lavoratori dell’Ospedale Serristori convocati in assemblea dai delegati RSU COBAS hanno: respinto il “piano straordinario per fronteggiare l’emergenze del pronto soccorso”, predisposto dalla Usl Toscana Centro perché non dà una risposta alle croniche carenze di personale in quanto le assunzioni di lavoratori interinali promesse(!!) 8 unità – 4 infermieri e 4 OSS - non eliminano i rientri diurni e notturni sul libero del personale sanitario , le tantissime reperibilità attivate e programmate indiscriminatamente, i continui richiami dalla ferie, i doppi turni di notte e gli aumenti dei carichi di lavoro denunciato l’ennesimo tentativo di distruggere la chirurgia generale e la week surgery per raccattare qualche posto letto per tamponare il sovraffollamento al pronto soccorso.

Misure inique, inutili e dannose per i tanti cittadini in lista di attesa per interventi chirurgici e soprattutto pericolose per la vocazione dell’ospedale per acuti continuamente indebolito delle diverse specialistiche dai tagli ai posti letto. Inoltre è stato respinto il progetto più volte annunciato di falsa integrazione tra gli ospedali della Gruccia e del Serristori, così come quello del distretto unico del Valdarno in quanto avrebbe tolto ai cittadini ancora servizi, attività e prestazioni regalandoli al privato “sociale” e al business in aumento delle varie società che speculano sui bisogni sanitari dei cittadini e che sono in aumento nei nostri territori.

Infine è stato richiesto senza più alcun indugio l’applicazione del patto territoriale del 2013 di rilancio, riqualificazione e messa in sicurezza dell’Ospedale Serristori. 16 gennaio 2017 fallisce il summit degli amministratori regionali e locali del PD valdarnese, il tanto preannunciato distretto unico del Valdarno racchiuso gelosamente nelle carte segrete dei due Manager delle aziende interessate, si rivela per quello che è propaganda politica e dannosa al diritto pubblico alla salute.

Improvvisamente escono dal lungo letargo i Sindaci del Valdarno fiorentino che, come i COBAS, richiedono a distanza di 4 anni l’applicazione del patto territoriale e di non smantellare l’Ospedale Serristori da ritenersi parte integrante della rete ospedaliera fiorentina. Imbarazzanti le dichiarazioni del Sindaco di S. Giovanni Valdarno nonché Presidente della Conferenza dei Sindaci Viligiardi che resosi conto dell’impossibilità di annettere l’ospedale Serristori si è accorto di aver perso oltre 150 posti letto all’ospedale della Gruccia e di avere il Pronto Soccorso agonizzante oltre alle varie specialistiche perse e trasferite al S.Donato di Arezzo e all’ospedale delle Scotte di Siena: UN CAPOLAVORO!!!!

A questo punto come delegati RSU COBAS P.I. pretendiamo che dalle parole si passi ai fatti: portare a termine gli investimenti previsti per riqualificare l’Ospedale Serristori, assunzione a tempo indeterminato di personale sanitario e tecnico, la riapertura giornaliera della Farmacia ospedaliera, il mantenimento della week surgery , il rafforzamento del personale in oncologia, dialisi, pronto soccorso, laboratorio analisi e centro trasfusionale nonché un serio e adeguato investimento sui servizi distrettuali e territoriali. Questo per noi vuol dire rispondere ai bisogni sanitari dei cittadini.

Cobas Pubblico Impiego - Sanità USL Toscana centro

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