Distretti rurali: saranno più funzionali. Illustrata la proposta di legge di adeguamento al nuovo contesto istituzionale

Gianni Anselmi (foto gonews.it)

Decisione presa nella commissione presieduta da Gianni Anselmi


Rivedere le norme relative all’organizzazione del distretto per renderle più funzionali al nuovo contesto istituzionale che si è disegnato con la legge regionale 22/2015 e il conseguente venir meno del ruolo della Provincia, alla quale era attribuita, di norma, la funzione di coordinamento del distretto.

Ma anche adeguare i distretti all’attuale fase socio economica che vede nel mondo agricolo e rurale una opportunità sempre più rilevante di sviluppo del territorio della Toscana. Questi i capisaldi della proposta di legge illustrata oggi, giovedì 19 gennaio, nella commissione Agricoltura presieduta da Gianni Anselmi (Pd).

L’impianto normativo che si va delineando prevede, tra l’altro, la costituzione di un’assemblea di distretto alla quale sono attribuite le funzioni di approvazione del progetto economico territoriale e di verifica della corretta ed efficace attuazione. Viene rivisto il ruolo del soggetto referente del distretto, che potrà assumere qualsiasi forma giuridica e al quale si attribuisce la funzione di predisporre e attuare il progetto economico territoriale e di provvedere all’organizzazione delle attività del distretto.

Nel testo è poi prevista l’introduzione dell’istituto della revoca del riconoscimento, mentre viene confermata la modalità di costituzione mediante accordo e di riconoscimento da parte della Regione sulla base di un progetto economico territoriale. Restano invece immutate le finalità dell’istituto di sviluppo e valorizzazione del territorio rurale e di integrazione tra politiche economiche e politiche del territorio.

Fonte: Consiglio Regionale

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