Nannipieri su Pera: "Grande merito filosofico-politico"

Da sinistra Marcello Pera e Luca Nannipieri

Lo storico dell'arte Luca Nannipieri sul filosofo Marcello Pera: "Il grande merito filosofico-politico di Pera è stato quello di mettere a fuoco tutte le insidie della Libertà. Il Berlusconismo infatti si poggiava su una base maledettamente povera, perché metteva come aspirazione massima quella di liberare la persona dalle catene delle tasse, della burocrazia, dello Stato (cose sacrosante!), come se l'uomo si esaurisse nella sua libertà. Ma la libertà non completa l'uomo. Un uomo completamente libero non è un uomo completo, forse non è neanche felice.

Questo lo sa e lo ha indagato benissimo Marcello Pera che infatti, di fronte al dilagare della retorica sulla Libertà, ha preferito il dialogo con Papa Benedetto XVI, dove il fulcro della loro riflessione non si basava sul concetto di Libertà, ma di Speranza e di Dipendenza. Da che cosa dipendiamo? Da che cosa non possiamo sentirci disgiunti? Di che cosa non possiamo fare a meno? Su che cosa si regge la mia Speranza? E da lì è nato il terreno di discussione sulle radici cristiane e sull'Europa che rinuncia a se stessa proprio nel momento in cui non capisce ciò da cui dipende. Mentre negli ultimi 20 anni il centrodestra si è ubriacato sull'ideologia della Libertà, Pera con molta lungimiranza metteva a fuoco un valore assai più stringente: la Dipendenza.

Io non sono me stesso se non riconosco ciò da cui dipendo, che non sono soltanto i miei genitori, i nonni, i parenti, i figli, ma anche i più di 2mila anni di storia classica e cristiana che ci hanno generato e che hanno fruttificato il nostro bisogno di libertà e di diritti. Senza questo riconoscimento, che non può essere aleatorio o puramente celebrativo, ma stringentemente concreto e normativo, non può esserci discussione o comizio o slogan serio sulla Libertà, perché farebbe poggiare la Libertà soltanto su se stessa.

Mentre dunque tutti parlavano della Libertà come valore assoluto e sommo dell'Occidente, Pera in acuta controtendenza metteva l'accento non sulla Libertà, ma sulla Dipendenza, trovando in Papa Ratzinger un autorevolissimo maestro teologico, alleato in questa battaglia. Mentre tutti rivendicavano e tuttora rivendicano il motto 'la libertà!', Pera metteva e mette al centro dell'uomo occidentale la Dipendenza, perché essere dipendente non significa essere incatenato alle radici, ma esserne legato, e dunque riconoscerlo: esserne riconoscente, e dunque esserne conseguente. La Libertà da tutto non è un valore su cui si può reggere l'individuo. La Dipendenza, la relazione, è essenza dell'individuo. Su questo Marcello Pera ha un grande merito politico-filosofico, che gli va ampiamente riconosciuto".

Fonte: Ufficio Stampa

Tutte le notizie di Lucca

<< Indietro
torna a inizio pagina