Giorno Della Memoria, gli studiosi della Shoah incontrano gli studenti senesi

Continuano le iniziative che il festival “Siena Città Aperta” ha messo in campo per celebrare il Giorno della Memoria, la ricorrenza istituita dall’Onu che si tiene il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto nella data simbolo della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz nel 1945.

Il percorso tematico, iniziato con la mostra Medicina e Shoah allestita presso Palazzo Patrizi (visitabile fino a domenica 29 gennaio) vedrà un importante momento di riflessione proprio nel Giorno della Memoria con l’incontro dedicato agli studenti delle scuole senesi per affrontare la catastrofe dell’Olocausto, attraverso una serie di interventi di studiosi e testimoni della Shoah. Un momento di confronto organizzato dal Comune di Siena, l’Università di Siena, l’ANPI e l’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età contemporanea.

L’iniziativa, in programma venerdì 27 gennaio dal titolo "Dalle sperimentazioni naziste alla Bioetica", si terrà presso la sala convegni di Palazzo Patrizi a partire dalle 10.30 e proporrà un approfondimento sull’atroce vicenda delle sperimentazioni scientifiche su donne e uomini ebrei, e su ciò che questo ha determinato a livello anche personale, attraverso le esperienze di chi ha vissuto direttamente o in famiglia tale tragedia.

I lavori, coordinati dall’Assessore alla Cultura del Comune di Siena Francesca Vannozzi, vedranno la partecipazione del professor Marcello Buiatti (Università di Firenze) con un intervento su ‘I rapporti umani e la Shoah’, Rita Chiappini, collaboratrice dello Yad Vashem, ente istituito per “documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah preservando la memoria di ognuna delle vittime”, che tratterà dello Yad Vashem e del ricordo della Shoah, di Silvia Marinozzi e Fabio Gaj (entrambi docenti all’Università di Roma La Sapienza) che si soffermeranno sul tema specifico delle inumane sperimentazioni mediche naziste. Il loro intervento, prendendo spunto dall’orrore della Shoah, mostrerà come la conoscenza di tali atti contro l’umanità, a partire dal processo di Norimberga, abbia attivato un’attiva riflessione sul concetto di rispetto della persona che ha portato all’affermarsi della bioetica contemporanea.

Fino al 29 gennaio Palazzo Patrizi sarà dunque la casa della “Memoria” con incontri, approfondimenti e con le installazioni della mostra “Medicina e Shoah”. Un luogo dove tutti ma soprattutto i giovani potranno interrogarsi e riflettere sul perché della Shoah e della discriminazione dell'uomo contro ‘altri’ uomini, che spesso anche nella società attuale si ripropone in maniera forte. 

Fonte: Comune di Siena - Ufficio Stampa

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