"Il triennio 2014-1017 è stato per il settore Giovani piuttosto ricco di soprese e di aspetti positivi. Siamo partiti con un numero piuttosto ristretto di giovanissimi (agli incontri a volte non si superava la decina di partecipanti), ma fiduciosi nella Provvidenza abbiamo continuato ad invitarli ai vari incontri e negli anni sono stati sempre più numerosi. I temi degli incontri e dei ritiri sono sempre stati scelti accuratamente dall’equipe, seguendo le guide offerte dal centro nazionale di Azione Cattolica, per far si che i giovanissimi potessero analizzare nel dettaglio alcuni aspetti della propria vita, del rapporto con gli altri, e soprattutto di quello con Dio, attraverso riflessioni, domande, film e testimoni. Questi momenti formativi si sono alternati con momenti di preghiera - adorazione davanti al Santissimo – che mensilmente venivano proposti in collaborazione con la Pastorale Giovanile. Per quanto riguarda i ritiri abbiamo cercato di spaziare in tutti e quattro i vicariati, dando la possibilità di una diffusa partecipazione: da Treggiaia a Stabbia, da Castelfranco a Ponsacco, da Agliati a san Donato di Santa Maria a Monte. Ciò ha garantito un riscontro piuttosto positivo sulla affluenza ai campi estivi a Gavinana.
Ringraziamo i giovanissimi da parte di tutta l’equipe per la loro partecipazione, della loro fiducia e del loro entusiasmo, augurandoci che possano continuare a seguire un percorso di formazione per poter crescere come persone e come cristiani.
Per gli anni avvenire quali percorsi per i giovanissimi e i giovani sogniamo? Prendiamo a prestito le dense parole che si trovano negli «appunti per una regola di vita» pensata per i giovani di AC e nelle linee guida degli itinerari formativi: Giovanissimi e giovani santi, lieti e coraggiosi. È questo il sogno dell’Azione Cattolica, con la certezza che non sono traguardi né fuori portata né fuori tempo. L’AC sogna e crede a giovanissimi che sappiano affrontare le incertezze della loro età e del loro tempo con determinazione. Non perfetti, ma forti; capaci - ognuno a suo modo - di vivere in pienezza la propria età, pronti a cogliere le occasioni per crescere ed esprimersi e non a rifugiarsi in un quieto vivere fatto di indifferenza o di semplice passività. Che vivano le relazioni come luogo della fiducia e non della diffidenza, che sentano il fascino di ciò che è «oltre». Che non si lascino spaventare da uno stile di vita più essenziale, dove si impara a nutrirsi di ciò che sfama e a non lasciarsi vincere dalla paura di restare «fuori»; che sappiano «scandalizzare» e far nascere interrogativi nei coetanei con una coerenza semplice, non forzata, ma umilmente coraggiosa. Questo è il regalo che l’Azione Cattolica intende fare ai giovanissimi con il suo percorso formativo, i suoi educatori e la sua vita associativa: provocarli, stimolarli, aiutarli a mettersi in discussione, accogliendo le incertezze e le paure come trampolini e non come trappole: a diventare protagonisti nella propria crescita, nella vita della Chiesa, nella loro vita e in tutti quegli spazi che abitano (la famiglia, la scuola, la società…). Un protagonismo originale, evangelicamente ispirato: permeato dalla persona di Gesù e dall’amicizia con Lui. «Sogniamo giovani santi. Saldi, sereni, intelligenti, capaci di sognare ad occhi aperti, di vivere la propria vita fino in fondo, pronti a decidere e a rischiare, a compiere passi impegnativi e a trascinare chi non trova la forza (…). Giovani che si sentono protagonisti della vita della Chiesa, che ne assumono la responsabilità nel servizio educativo, nella vita della comunità parrocchiale e diocesana, nella vita dell’associazione. Giovani che si sentono soggetti capaci di assumersi responsabilità anche nei luoghi di lavoro e di studio, nella propria città e nella società. Giovani della «porta stretta» (Mt 7, 13-14). (da «Sentieri di Speranza», linee guida per gli itinerari formativi)".
Diocesi di San Miniato
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