Cascina senz'anima: la lettera di alcuni residenti

Il castello di Ripoli

"Si parla spesso tra famiglie di come sia bello vivere in alcuni quartieri residenziali nuovi di Cascina. Strade larghe e lisce, marciapiedi, villette a schiera carine e pulite, siepi, piccole aree verdi. Ma qualcuno osserva anche che talvolta questi quartieri sono ancora senz’anima. Quell’anima, per capirci, che è tipica di un posto ricco di storia, di tradizione, dove le famiglie sono cresciute insieme da generazioni, si sono formati luoghi di ritrovo, di comunicazione, di scambio di valori. Sono cose che necessitano di tempo, di luoghi adatti, e anche di molta voglia di partecipazione da parte di chi ci abita.

Ecco: tutte quelle frazioni di Cascina che si trovano nella cosiddetta Ansa dell’Arno, quell’anima ce l’hanno tutta intera. La si respira lungo le strade di San Sisto, Pettori, Musigliano e Ripoli, dove ancora resistono piccole botteghe di quartiere; la si respira scorgendo costruzioni storiche come il Castello di Ripoli, antico baluardo medievale del XIV secolo, o come la Chiesa Settecentesca di SS. Andrea e Lucia; la si respira passeggiando o facendo jogging in tutta la campagna lungo l’Arno. La si sente anche in tutte quelle occasioni che coinvolgono i cittadini qui residenti: eventi di aggregazione giovanile (le Ripoliadi, i campi estivi), luoghi di ritrovo (i circoli), attività culturali (biblioteche), attività parrocchiali, ecc. La si sente, forte, anche soltanto vedendo ogni giorno persone anziane che si spostano in bicicletta o gruppi di ragazzini che hanno la fortuna di vivere in un posto dove possono scorrazzare liberamente per le strade.

Un’anima forte e che resiste, ma che purtroppo brilla solo di luce propria: perché la sensazione è quella di vivere completamente dimenticati da chi ci amministra. Abbiamo strade completamente dissestate, mancano marciapiedi di sicurezza, mancano parcheggi. Via Fratelli Rosselli versa da anni in uno stato di completo disastro. Via di Ripoli, soprattutto dopo le ultime costruzioni che l’hanno strettita ulteriormente, senza nemmeno prevedere un marciapiede, sta diventando in tutto simile a via Fratelli Rosselli. Detriti e sacchi di spazzatura vengono lasciati ovunque da maleducati (ma non esiste il porta a porta? Oppure si tratta dell’opera di non residenti? E in questo caso, come mai non si interviene?) e, nonostante varie segnalazioni da parte dei cittadini, sono sempre lì, oppure sono già diventati parte del terreno dove i contadini hanno già arato e scavato le fosse. Il famoso Castello di Ripoli è completamente abbandonato e sembra un deposito di materassi e sporcizia.

Anche le scuole sembrano essere state abbandonate. Molti interventi di messa in sicurezza che erano stati promessi, sia all’asilo che alla scuola primaria di Musigliano, non sono mai stati fatti. Infine, ciliegina sulla torta, è dal rientro delle classi a Gennaio che nelle giornate più fredde la caldaia della scuola primaria non ha funzionato e troppo spesso i nostri bambini sono stati costretti a lavorare a temperature di 12-13°.
Noi l’anima ce l’abbiamo, e la teniamo calda. Ma il Comune?"

Eloise Lonobile, Massimo Signorini, Claudia Pierotti, Simona Marinari, Federica Lucchesi, Milena Lazzeroni, Ivo Paddeu, Sara Mazzoncini, Carlotta Tramacere, Anna Pisano, Alessandra de Cilla, Arianna Laurenzi, Valentina Virgili, Silvia Tilli, Giovanni Bellusci, Ilenia Laucella, Valentina Cornuda, Elisa Guardati, Augusto Micheli, Alessia Morini, Sabrina Bertini, Letizia Mancini, Massimo Solleretto, Massimiliano Cai

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