Liceo 'Marconi', Niccoli: "L'area di Fontevivo è zona di evacuazione per emergenze"

Come fa la cittadinanza a credere che l'operazione Polo Scolastico per Fontevivo, sia trasparente e credibile, a seguito di schizzofrenici e repentini annunci, fatti da un'agonizzante Provincia e da un sindaco Gabbanini, che non ascolta nessuno, tesi verso una costosissima cementificazione in area alluvionale? Il tutto, solo per tradire e annientare un trentennale percorso socio-politico comprensoriale di Città Scuola? Come mai la Provincia e il Comune di S.Miniato fanno grandi annunci quando è emerso (parole di Filippeschi) che non ci sono i soldi per tappare una buca?

E soprattutto, quando si omette di dire o peggio, di valutare che tale area è individuata dalla Provincia stessa come Area di emergenza per l'ammassamento, piano che la Protezione Civile individua nell'area C.O.M. 6 VALDARNO SUPERIORE: (S.CROCE S/A, Castelfranco di S., S.Miniato, Montopoli, S. Maria a Monte): ebbene per tale area vasta, il piano di emergenza per l'ammassamento in caso di eventi e catastrofi naturali, è individuata nel: N.10 Palasport Fontevivo San Miniato Basso (pag 22 vedi allegato piano Prov. Pi).

L'area al Fontevivo è semi-alluvionale, acquitrionosa e individuata tra 10 aree di tutta la Provincia per i grandi piani di emergenza a seguito di terremoti e/o alluvioni o catastrofi; ma guarda caso, senza nulla considerare di tutto ciò, senza una lira in tasca si dice che con 10-15 milioni di euro, vi si farà un polo scolastico. Tutto ciò non è più credibile e appartiene a follie politiche del passato.

Il discorso Polo scolastico del Comprensorio si basa da decenni sull'idea di San Miniato Città scuola, e fino ad ora il percorso ha fatto molto piacere a tutti, in quanto il Polo così inteso (“Città scuola” - non: “scuola capannone”) è una perla unica per la cultura del futuro che ha le radici in un lontano passato e che si contraddistingue da tutte le altre realtà circostanti, nei fatti, sempre state meno ambite. Il liceo Scientifico, lo si veniva a fare a San Miniato, partendo al mattino da molto lontano!

Il colpo di testa fatto in modo unilaterale da soli uno-due uomini, senza valutare nulla di tutte le altre possibilità, impegni e protocolli, progetti di buon senso, meno costosi e di recupero architettonico di beni di interesse storico è clamoroso! Il non senso di insistere per un'area con problemi di traffico, unica zona individuata per le emergenze e catasrofi (fatto gravemente taciuto da Amm.ni non più trasparenti), e tra l'altro in area alluvionale come Fontevivo, ci porterà un domani, a cercare responsabilità, che oggi possiamo evitare.

Che l'area di San Miniato basso sia critica, lo dice il Genio civile, ma lo dice lo stesso Sindaco in risposta alla nia interrogazione presentata col gruppo Possibile San Miniato, a seguito dell'alluvione di aprile 2016, ove si chiedevano aiuti per le aziende agricole colpite, oltre a spiegazioni sulle cause dei gravissimi danni da pioggia. Ebbene, il Sindaco rispondeva negativamente in ordine agli aiuti, ma dava la colpa, in sostanza all'amm.ne stessa, per le cementificazioni che nel tempo hanno creato atraversamenti, ostacoli e tombamenti del molti rii della zona di San Miniato Basso, rendendo il territorio pericoloso. Ebbene si insiste a cementificare, e poi non si pagano i danni!

La verità è che se non ci occupiamo seramente e con buon senso della cura del territorio e delle nostre ricchezze architettoniche, da dover riqualificare, e dei versanti. Non ci occupiamo seriamente della questione della storica offerta formativa ambita in tutto il Comprensorio, di San Miniato città scuola, che, col percorso intrapreso andrà persa per sempre, nonostante le storiche strutture esistenti, che rimangono in piedi, lì a guardare in silenzio... il caos. Buona scuola!

Alessandro Niccoli, consigliere Possibile San Miniato

Tutte le notizie di San Miniato

<< Indietro
torna a inizio pagina