Colligiana e Anpas fanno squadra per promuovere le donazioni

Questa mattina il Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Campostaggia ha ospitato una  folta rappresentanza della Colligiana Rugby e dell’Associazione Donatori di Sangue Anpas di Colle Val d’Elsa, che insieme hanno voluto portare la loro testimonianza per promuovere la donazione del sangue.

La squadra di Rugby “a quindici” di Colle Val d’Elsa, nata nell’ottobre 2015 e già in serie C2 Toscana, ha prestato la sua immagine per lanciare un messaggio rivolto soprattutto ai giovani. “L’età media dei nostri giocatori è di 25 anni” ha dichiarato Giacomo Campus, capitano della formazione “e molti di noi sono già donatori di sangue”. “Promuovere la donazione è per noi un gesto naturale" ha proseguito Campus "perché chi pratica il rugby conosce il valore dell’aiuto reciproco ed ha uno stile di vita sano, che lo rende candidato ottimale per questa pratica di solidarietà”.

Grande soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa da Julia Radi presidente dei donatori di sangue Anpas di Colle Val d’Elsa. “Siamo felici di questo incontro che ci permette di coniugare un gesto di alto valore morale e civile come la donazione del sangue con i valori di uno sport giovane come il rugby”. “E’ importante" ha aggiunto la presidente "che i ragazzi possano avvicinarsi alla donazione del sangue non solo in modo occasionale ma come pratica periodica e costante di solidarietà che consente di salvare tante vite”.

Il Centro trasfusionale dell’ospedale Campostaggia ha registrato nel 2016 un buon risultato sul fronte delle donazioni: 2690 sono state le donazioni di sangue intero, 238 in più rispetto al 2015, e 616 le donazioni di plasma. Anche il numero dei donatori di sangue è in crescita: nel 2016 si contano 2271 donatori, ben 121  in più del 2015. “Questi dati ci fanno ben sperare per il futuro” afferma la dottoressa Elena Marchini del Centro trasfusionale dell'ospedale valdelsano “soprattutto se si tiene conto che buona parte di coloro che hanno donato per la prima volta sono giovani, indispensabili per garantire il ricambio generazionale dei donatori”.

Fonte: Usl Toscana Sud est

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