La Domus Mazziniana ancora chiusa, Buscemi (FI) scrive a Mattarella

La Domus mazziniana di Pisa
Il vicepresidente vicario del consiglio comunale pisano Riccardo Buscemi (Fi) ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per denunciare la persistente chiusura della Domus Mazziniana, nonostante il monumento fosse stato recuperato con un lungo e oneroso restauro nel 2011 in occasione del 150/o dell'Unità d'Italia. "Dopo i lunghi restauri e l'ingente somma di denaro pubblico spesa - scrive Buscemi al Capo dello Stato - per restaurare e mettere a norma la Domus Mazziniana con l'intento di farne un luogo espositivo e narrativo della vita privata e politica di Mazzini nonché la sede di un Centro internazionale di studi sulla democrazia, i successivi e ripetuti tentativi di individuare nuove modalità per l'apertura al pubblico, con il coinvolgimento della Scuola Normale e associazioni di volontariato, sono andati a vuoto nonostante tutte le massime istituzioni cittadine si vantino, anche in occasione di visite ufficiali dei Presidenti della Repubblica (Giorgio Napolitano nel 2011 ed Ella stessa nel 2015), della sua esistenza in città come testimonianza dei forti legami della nostra comunità agli ideali repubblicani". Per questo Buscemi chiede a Mattarella un "intervento presso gli enti competenti per sbloccare la situazione che impedisce alla Domus Mazziniana di essere quello per cui è stata conservata nel tempo e per cui è stata restaurata nel 2011". "Non so quale possa essere il rimedio - conclude Buscemi - siano le modifiche dello statuto della Domus da parte del Parlamento o il coinvolgimento di enti terzi (Comune, Scuola Normale, Università) o di associazioni di volontariato, certo è che non pensabile che non si riescano a reperire tra le pieghe del bilancio dello Stato le minime risorse per garantirne nel tempo la fruibilità a cittadini e studiosi"

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