Incendio in un casolare abbandonato: due persone trovate morte

Sembra che le vittime utilizzassero l'edificio come riparo di fortuna


Due cadaveri sono stati trovati carbonizzati oggi, sabato 4 marzo, a seguito di un incendio scoppiato intorno alle ore 3 in un casolare abbandonato di via Livornese, a Empoli, nei pressi del vecchio passaggio a livello ormai dismesso e a breve distanza dallo svincolo della Fi-Pi-LI.

Accertamenti sono in corso per identificare le vittime di cui al momento non è nota l'identità, ma secondo quanto riporta l'ANSA si tratterebbe di due senzatetto, entrambi uomini, di origine romena. Il casolare, che non è abitabile, era privo degli impianti di servizio, tra cui il riscaldamento e quello elettrico.

Si sospetta che le fiamme siano divampate per cause accidentali. A dare l'allarme sarebbero stati alcuni automobilisti di passaggio che avrebbero notato del fumo uscire dalla finestra.

Sul posto sono intervenuti i vigli del fuoco con 7 uomini e due veicoli. L'incendio è stato spento nel giro di una mezz'ora, poi la scoperta dei corpi. I vigili del fuoco sono rientrati in sede alle ore 6.

I corpi sono stati portati all'istituto di medicina legale di Firenze a disposizione dell'autorità giudiziaria. Sul posto anche i carabinieri che hanno avviato indagini. Sembra che le due vittime non avessero documenti con sé.

La procura di Firenze ha disposto il sequestro del casolare abbandonato. I carabinieri stanno anche rintracciando il proprietario dell'edificio rurale.

Il precedente di Sesto Fiorentino

La morte dei due senza tetto stanotte nell'incendio di un casolare a Empoli ha un precedente recente nella provincia di Firenze quando il 12 gennaio scorso a Sesto Fiorentino morì, sempre per un rogo, uno dei circa 80 migranti che avevano occupato un grande capannone dismesso, un ex mobilificio trasformato in alloggio precario. Anche in quel caso si ipotizzarono le cause accidentali, probabilmente un fuoco acceso per scaldarsi in una struttura ormai priva di impianti di riscaldamento. Gli stabili abbandonati diventano spesso rifugio occasionale di senza casa. Anche nella vicenda odierna di Empoli l'edificio rurale, che si trova vicino a una strada molto trafficata e alla ferrovia, era stato facilmente individuato dalle due vittime come punto di appoggio per trascorrere la notte al coperto e avevano adattato una stanza a questa esigenza

Il commento del sindaco Barnini

L'immobile è di proprietà della famiglia Spalletti

L'edificio, in stato di abbandono, privo di mobili e utenze, è di proprietà della 'Rimessa srl', società con sede a Montaione che farebbe risalire alla famiglia Spalletti, tra cui il ct della Roma Luciano. Nello specifico le quote di maggioranza sono sue, mentre il resto della moglie Tamara Angeli. Il fratello Marcello Spalletti, di Empoli, è amministratore delegato della società. Non vi sono comunque reati contestabili al momento.

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