Erasmus, grandi esperienze per oltre duecento studenti aretini

Sono stati oltre 200 gli studenti aretini che, nel corso del periodo maggio-dicembre 2016, hanno avuto l’opportunità di svolgere un’esperienza all’estero nell’ambito del programma Erasmus+, erede del più conosciuto Erasmus, acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, programma di mobilità studentesca dell'Unione Europea creato nel 1987 che dà la possibilità a uno studente universitario europeo di effettuare in un istituto straniero un periodo di studio legalmente riconosciuto e che oggi consente anche agli studenti di istituti superiori di svolgere un periodo di formazione o tirocinio all’estero.

L’Istituto I.T.I.S Galileo Galilei di Arezzo, in collaborazione con Arezzo Innovazione e l’Agenzia formativa Abaco - Arezzo Formazione, organizzano, venerdì 10 marzo dalle ore 9 alla Borsa Merci di Arezzo, una mattinata di incontro,  scambio e racconto di esperienze tra tutti gli studenti aretini che hanno preso parte al progetto Erasmus+. L’evento, organizzato con il patrocinio di Provincia di Arezzo, Camera di Commercio di Arezzo e Confindustria Toscana Sud Arezzo, Siena e Grosseto, sarà un modo per festeggiare – perché questa è la parola più giusta e significativa – le belle esperienze dei ragazzi aretini in Europa. Un’esperienza totale: di vita, di lavoro, di cultura, di relazioni, di divertimento.Una sfida con se stessi che i ragazzi hanno affrontato con entusiasmo e definitivamente vinto, dimostrando di essere pronti ad assumere ruolo e responsabilità nella vita e nel mondo del lavoro.

Il ruolo della scuola, così come delle istituzioni e degli educatori, è quello di formarli al meglio, dando loro gli strumenti di comprensione di un mondo del lavoro in rapida e costante evoluzione, per arrivare a cogliere le migliori opportunità. Agli studenti che hanno lavorato e vissuto da uno a tre mesi in Spagna, Portogallo, Germania, Regno Unito, Malta, sono stati forniti  tutti gli strumenti per trarre il massimo vantaggio dalla loro esperienza in termini di crescita personale, ma anche e soprattutto in termini di competenze trasversali. È infatti sempre più frequente che le hard skills, le abilità che riguardano le procedure tecniche o di amministrazione connesse al core business aziendale, non siano più sufficienti alle imprese e debbano essere accompagnate dal saper essere: saper essere proattivi, creativi, comunicativi, collaborativi, appassionati, ovvero “portatori sani” di soft skills. Le varie esperienze sono state declinate su profili rilevanti in funzione delle peculiarità economico/produttive del territorio, ovvero meccanica, oro/moda, enogastronomia, turismo e ambiente, cercando di sintonizzare al massimo l’esperienza professionale con tali settori, tradizionali riferimenti dell’area aretina e toscana.

Dopo i saluti istituzionali, il programma dell’incontro “Prove tecniche di futuro”, prevede il racconto, da parte degli studenti, delle esperienze Erasmus + in Europa e le analisi e riflessioni di dirigenti scolastici ed operatori, con lo scopo di evidenziare le molte sfide da affrontare e le criticità da superare, a partire dalla certificazione e la messa in trasparenza e validazione delle competenze acquisite, obiettivo indifferibile da raggiungere per poter parlare veramente di un mercato del lavoro europeo. Urgente anche il tema delle competenze linguistiche, da potenziare attraverso l’utilizzo di appropriate metodologie e quello della comunicazione tra scuole e impresa, che rappresenta un’enorme criticità, ma sul quale sono stati fatti molti passi avanti, sia grazie al sistema dei PTP (Poli Tecnico Professionali), che grazie all’alternanza scuola/lavoro. L’evento di venerdì è sì un momento di festa, un’occasione per guardare con soddisfazione a quanto fatto, ma anche uno stimolo a proseguire in un percorso di qualità, che sia al contempo efficace ed efficiente, a tutto vantaggio dei giovani studenti, delle aziende e del territorio.

Fonte: Ufficio Stampa

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