Stop alle maleodoranze: protocollo nel comprensorio con Regione, Arpat, Comuni e aziende

(foto gonews.it)

Monitoraggio del sistema locale produttivo da parte di Arpat, si rinnova l'accordo. Enti locali e aziende hanno un occhio di riguardo per la prevenzione ambientale


A Castelfranco di Sotto è stato firmato l'Accordo per la gestione del Centro di Telerilevamento delle emissioni nel sistema produttivo del Comprensorio del Cuoio. Al Teatro della Compagnia alla presenza dell'assessore regionale Federica Fratoni i comuni di Castelfranco, Santa Croce sull'Arno, Montopoli in Val d'Arno, Fucecchio e San Miniato, rappresentati dai primi cittadini, il Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, l'Associazione Conciatori e le aziende hanno stretto un accordo volontario in cui ognuno mette a disposizione le proprie risorse per prevenire il problema delle maleodoranze.

I costi del centro sono stimati in centottantamila euro annui e ripartiti tra Regione Toscana (ottantamila euro), i comuni firmatari (trentamila euro, da dividere secondo il numero di abitanti) e le aziende aderenti (settantamila euro, da dividere stando al numero e alla complessità dei sensori, dell'impatto sul territorio e della collocazione). Si tratta di una attività istituzionale non obbligatoria nella quale le istituzioni locali decidono volontariamente di investire il proprio denaro. Le aziende che sottoscrivono l'accordo sono Consorzio Aquarno spa, Consorzio Cuoiodepur spa, Organazoto Fertilizzanti spa, Idea Verde srl, Consorzio SGS spa, Waste Recycling spa, Prati Bioenergia Società Agricola arl e Tecnoambiente spa. Il Centro invece è a San Romano (Montopoli).

Si tratta di un accordo - avviato per la prima volta nel 2013 - secondo cui le ditte aderenti vengono monitoratre da Arpat, i dati più rappresentativi dei cicli produttivi vengono acquisiti dall'agenzia allo scopo di prevenire le maleodoranze derivanti da quegli impianti che, per dimensioni, per attività svolta e per prodotti trattati possono essere considerati a maggior potenziale di impatto ambientale in un territorio con molte pressioni come il Comprensorio del Cuoio.

"I risultati sono buoni e le segnalazioni sono andate diminuendo fin quasi a scomparire" è la buona notizia che danno i tecnici Arpat, tra cui la dottoressa Laura Senatori e il dottor Marco Paoli. I suddetti miglioramenti ambientali e il beneficio sentito dalla popolazione a seguito di un approccio preventivo continuo dei Comuni hanno indotto gli amministratori a promuovere la sottoscrizione. I risultati si vedono, come sottolinea anche il sindaco 'padrone di casa' Gabriele Toti: "Sviluppo del territorio, sostenibilità e attenzione territoriale sono importanti in questo protocollo e per la nostra zona. Le risorse impegnate e la presenza della Regione testimoniano l'attenzione verso il progetto".

"C'è una certa sensibilità che viene dalle imprese, se leggo la storia di questo distretto vedo la realtà di amministrazioni e aziende illuminate. C'è un rapporto sinergico e questo è bellissimo, perché il protocollo è il senso di questa attenzione della filiera, di sussidiarietà orizzontale tra pubblico e privato. Ci siamo anche noi della Regione e sosteniamo le spese necessarie, crediamo fortemente in una politica di condivisione tra gli attori coinvolti, finalizzata alla tutela dell'ambiente e della collettività" è quanto afferma invece l'assessore regionale Fratoni.

Il comune capofila è quello di Santa Croce sull'Arno e forte è la soddisfazione da parte del primo cittadino Giulia Deidda: "L'accordo viene da lontano, è un lavoro complesso a cui teniamo molto". Concertazione, scelta e prevenzione sono le parole chiave del protocollo, prosegue Deidda: "Istituzioni e privati aderiscono su un tema per il quale è importante la volontarietà della decisione, il tutto finalizzato alla tutela dell'ambiente, l'accordo rappresenta ciò che questo distretto è. Abbiamo voglia di impegnarci e migliorare per attestarci come un'eccellenza".

Presenti alla firma anche il sindaco montopolese Giovanni Capecchi, quello samminiatese Vittorio Gabbanini e il fucecchiese Alessio Spinelli. Anche da loro arrivano parole di elogio verso le aziende che si impegnano in questo progetto e che "serve a far vivere meglio tutti". Emblematica la citazione di Enrico Rossi fatta da Gabbanini: "Bisognerebbe andare a Bruxelles per mostrare all'Europa come lavorano i depuratori del Comprensorio del Cuoio".

Gianmarco Lotti

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