Leal denuncia il maneggio dove viene frustato il cavallo nel documentario di Striscia la Notizia

Sono sempre più numerosi i fatti di cronaca che riferiscono di abusi e maltrattamenti nei confronti dei cavalli. L’ultima segnalazione risale al documento girato da Edoardo Stoppa di Striscia la Notizia in un maneggio di Capalbio. In questo caso si documenta la sequenza di come un cavallo impaurito si rifiuta di saltare l’ostacolo e disarciona una ragazza.

La giovane, incoraggiata dall’istruttrice, infligge 13 violentissime frustate sul muso del cavallo per punirlo. Dalle segnalazioni arrivate a Striscia i metodi coercitivi e violenti sono all’ordine del giorno in quel maneggio.

La scena di questo abuso spietato è sconvolgente e LEAL Lega Antivivisezionista ha dato il mandato ai proprio legali per denunciare la struttura.

Nel caso del mondo dell'ippica spesso si ha una percezione positiva di come il cavallo viene tenuto, curato e accudito perché per la maggior parte dei casi si vedono animali giovani, in buona salute, dal manto lucido e strigliati a dovere.

L'abuso è costituito dal dominio e dalla costrizione oltre che dalle sofferenze causate da speroni, morso e frustino che notoriamente non è solo un accessorio estetico. Siamo sicuri che il cavallo ami essere montato, imbrigliato e ferrato? E che si diverta a saltare gli ostacoli che sono quanto di più innaturale esista per questa specie animale?

Dichiara Gian Marco Prampolini, presidente LEAL: "Possiamo solo immaginare a quali sottomissioni e costrizioni siano tenuti gli equini, animali sociali abituati a vivere in branco, chiusi dentro ai box o costretti a lavorare sulle piste dei maneggi e agli ippodromi: obbligati a saltare o a girare in tondo per ore durante le lezioni di equitazione, costretti a gareggiare a comando al massimo delle loro prestazioni. I cavalli sono esseri senzienti e non moto da cross o da corsa! È giusto tutto questo? LEAL Lega Antivivisezionista prende le distanze da ogni sfruttamento animale compreso quello dei cavalli che ricordiamo sono sfruttati anche per trainare pesi e carrozze, durante i  palii, battute di caccia, polo e per la loro carne o per il loro sangue nelle apposite fattorie che mietono vittime fra le giumente gravide".

Fonte: Ufficio Stampa

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